lunedì 28 novembre 2011

Consiglio culturale!

Le Dimore Invisibili – Mostra Foto-biografica di Giulio Merli

Quando: 3 Dicembre 2011
Inaugurazione: 3 Dicembre 2012
Dove: Palazzo Gotico, Piazza Cavalli, Piacenza
Fotografie: Giulio Merli
Testi: Brunello Buonocore, Rita Casalini, Stefania Mazza, Giulio Merli, Fabrizio Statello
Catalogo: 96 pagine b/n contente la mostra e tre contributi originali di Gian Luca Battilocchi, Roberto Merlo e Susanna Ronconi.

Si ringraziano: Chiara Bosetti per il progetto grafico, Marco Archetti e Franca Franchi per i preziosi contributi.

La mostra e il catalogo si collocano all’interno di un’ampia e articolata iniziativa progettuale finalizzata a far luce sul rapporto tra processi di impoverimento e fragilità dei legami sociali. Il lavoro pone particolare attenzione ai processi di attribuzione di senso che le persone senza dimora mettono in atto nei luoghi che abitano.
Le persone senza dimora, ritratte in questo lavoro foto-biografico, potrebbero essere considerate, in prima battuta, come il settore della popolazione in cui, nella forma più acuta e grave, si manifestano sia la deprivazione economica e materiale, sia il deterioramento del tessuto di relazioni sociali.
L’originale operazione culturale che qui si presenta invita a problematizzare questa rappresentazione, mostrando come, anche in condizioni di estrema precarietà economica e psico-sociale, il desiderio di intimità e di domesticità non sempre si estingua, anzi si misuri creativamente con un quadro di vincoli potenzialmente paralizzanti.
Visitando i luoghi e incontrando le persone, come indirettamente il catalogo e la mostra consentiranno di fare, ci si potrà rendere conto di essere in presenza di autentiche dimore, benché dai significati contraddittori: in qualche caso si tratta di soluzioni abitative estreme, anticamera della strada, dove il tetto e le pareti, nella loro fisicità non sono oggetto di investimento, di cura e di valorizzazione affettiva; in altri casi si tratta di luoghi di rigenerazione dell’intimità, di relazione significativa, di protezione e ricostruzione dell’identità personale.
La mostra e il catalogo fanno parte del Progetto Regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, sub-progetto beni relazionali, promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza – S.V.E.P.

Contatti: Giulio Merli       333/6018156
          
             HYPERLINK "mailto:info@giuliomerli.com" info@giuliomerli.com
             HYPERLINK "http://www.giuliomerli.com" http://www.giuliomerli.com/

lunedì 21 novembre 2011


Cercava vestiti per scaldarsi. Altri due casi nella notte

Clochard prigioniero nel cassonetto abiti


Tre clochard, ieri notte, sono rimasti incastrati nei contenitori della raccolta indumenti della Caritas. Due di loro hanno avuto bisogno dell' intervento dei vigili del fuoco per essere liberati. Il più grave, un uomo senza documenti intorno ai 35 anni, è rimasto imprigionato a testa in giù in viale Vittorio Veneto all' altezza del civico 14 verso mezzanotte. I pompieri del distaccamento di Benedetto Marcello hanno dovuto rovesciare il cassonetto giallo e tagliare la lamiera superiore per liberarlo. L' uomo è in coma all' Istituto clinico Città studi. Prima di lui, vittime dei cassonetti, anche una giovane nomade, a Cologno Monzese, e un altro uomo, all' angolo di via Majno con via De Bernardi. Quest' ultimo, però, è riuscito a liberarsi da solo.

fonte: Pagina 8
(16 novembre 2011) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/16/Clochard_prigioniero_nel_cassonetto_abiti_co_7_111116034.shtml


Le menti rischiarano....!


Santa, via i braccioli “anti-barbone” dalle panchine


Santa Margherita Ligure - Santa dice addio ai braccioli “anti-barbone” sulle panchine. Questa mattina Andrea Carannante, del Partito Comunista dei Lavoratori, è andato a toglierli uno ad uno. «I braccioli, decisi dall’amministrazione comunale sono uno scandalo» ha commentato Carannante. Nei giorni scorsi la richiesta di rimozione era stata accettata dal sindaco Roberto De Marchi che si era scusato con i cittadini. I braccioli rimossi saranno messi in vendita e il ricavato sarà devoluto alla mensa dei poveri.
Nel video del Secolo XIX l’intervista ad Andrea Carannante:

INTERVISTA

martedì 15 novembre 2011

Notizie importanti

Milano: Piano antifreddo per i clochard

Prende il via il 15 novembre e si concluderà il 31 marzo il Piano antifreddo predisposto dal Comune di Milano con la collaborazione delle associazioni di volontariato.
Sono 1.359, ossia 119 in più rispetto allo scorso anno, i posti letto messi a disposizione per i senza fissa dimora. Ad ospitare i clochard saranno le strutture del Comune, quelle del privato sociale ed il centro della Protezione Civile di Via Barzagli. Saranno, invece, 7 le unità mobili impegnate in strada e, quindi, a diretto contatto con i senza fissa dimora.
Il 19 novembre, nel corso della prima giornata cittadina di solidarietà, tutti potranno contribuire a rendere i centri di accoglienza più confortevoli donando coperte, indumenti, sacchi a pelo, libri e materiale di cancelleria.
Dal 15 novembre saranno attivi due centralini per la segnalazione di problemi o emergenze: lo 02.88447645 del Centro Aiuto Stazione Centrale (operativo solo di giorno) e lo 02.8845239 della Casa di Accoglienza di Viale Ortles (orario serale e notturno).
Per informazioni:

Comune di Milano

Consiglio Letterario !!


Il clochard, eroe dei nostri tempi 
 
di Marco Belpoliti
 
L'antropologo francese Marc Augé ha scritto un romanzo su un impiegato che, dopo aver divorziato e perso il lavoro, diventa un 'barbone'. Un diario della recessione, ma anche un atto d'accusa straordinario contro la società dove conta solo il denaro.


Marc Augé Marc AugéCon "Diario di un senza dimora" (traduzione di Maria Gregorio, Cortina, pp. 132, E9,50) Marc Augé passa direttamente alla narrazione, per quanto era ben evidente ai suoi lettori che, almeno da "La guerra dei sogni", l'aspetto del racconto tendeva a prevalere su quello strettamente etnografico. Del resto, le origini della narrazione sono sempre antropologiche, nonché mitiche. Intorno al fuoco i grandi narratori trasmettevano agli ascoltatori visioni del mondo, oltre che sentimenti e virtù apotropaiche; un modo per rinsaldare il gruppo, e per non temere troppo lo sconosciuto là fuori.

Oggi nel villaggio globale il fuoco è virtuale e la narrazione si estende per cerchi concentrici: e anche un ex antropologo può sedersi al centro del cerchio immaginario e narrare la sua storia. Che tipo di narratore è Augé? Francese, senza dubbio. Si sente dentro la storia dell'io narrante - un ex impiegato che vive a Parigi, e dopo due divorzi decide di vivere per strada, dentro la sua auto - la presenza di Perec ("L'uomo che dorme") e dietro di lui di Flaubert, per quanto il movimento narrativo dell'etnologo sia meno complesso e articolato. Scrive in modo lineare con una lingua in apparenza semplice, però elegante.

La scelta del punto di vista soggettivo - il libro è un diario, genere prediletto da Augé - permette all'autore di entrare nelle viscere mentali del suo personaggio senza mai giudicarlo. La storia è quella d'un clochard dei nostri giorni, uno che ci somiglia, con cui è facile identificarsi, che decide di soccombere, un lento lasciarsi andare che è anche un ripudio di una società volta tutta al culto dell'oggetto e del denaro. L'unico modo per restare umani è cedere al proprio destino. Il personaggio di Augè è un perfetto eroe dei nostri tempi.
fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-clochard-eroe-dei-nostri-tempi/2166127/9

venerdì 4 novembre 2011

Forse non sà cantare ?

Madonna, suo fratello vive da clochard sotto ponte
 
NEW YORK / Il fratello di Madonna, Anthony Ciccone, uno dei 7, ha dichiarato di essere finito a vivere per strada come un clochard, sotto i ponti di Suttons Bay nello stato del Michigan, dopo aver perso il lavoro all’azienda di famiglia, la Ciccone Vineyard & Winery.
Alloggia presso qualche struttura caritativa ed è stato scoperto in modo del tutto casuale, perché il quotidiano Michigan Messenger stava realizzando un servizio sui senzatetto, scoprendo fra loro il fratello di Madonna.
Anthony Ciccone ha raccontato che dal momento del tracollo i suoi famigliari gli hanno voltato le spalle, inclusa Madonna, la star multimilionaria.
Mister Ciccone non è il primo dei famigliari a biasimare il comportamento della star, un altro fratello, Cristopher, scrisse qualche tempo fa un libro, “Life with my sister Madonna”, da cui emerse un’immagine non proprio limpida della star, almeno nel comportamento con i suoi famigliari.
Il fratello “homeless” di Lady Ciccone ha spiegato che teme ora di dover trascorrere l’inverno all’addiaccio e di essere molto spaventato da questa prospettiva, visto che un altro conoscente ridotto alle sue stesse condizioni, perse l’uso di alcune dita dei piedi, dopo aver trascorso l’inverno al gelo.
“Preferisco stare in galera al caldo”, ha dichiarato Anthony Ciccone, aggiungendo: “Mi sono chiesto tante volte: perché mia sorella è multimilionaria e io dormo per strada? “.

fonte: http://www.cronacalive.it/madonna-suo-fratello-vive-da-clochard-sotto-ponte.html#axzz1cmQaygK7