domenica 2 dicembre 2012

Serve qualcosa?

La polizia violenta e l’agente che commuove New York




Si chiama Lawrence, ha 25 anni e ha scoperto di essere diventato ufficialmente un eroe: da quando, in una gelida sera di novembre, si è chinato su un barbone che giaceva scalzo sul marciapiede di Times Square. «Serve qualcosa? Scarpe?». Risposta: no, grazie. Proprio alle spalle dell’homeless, un negozio di calzature. Lawrence entra, ordina un p
aio di calzettoni e dei comodi stivali. Sarebbero 100 dollari, ma la commessa intuisce le sue intenzioni e gli fa un bello sconto. Lawrence torna dal senzatetto, che ha i piedi nudi piagati dalle vesciche e, nel rivederlo, sembra incredulo: «Che Dio ti benedica, figliolo». A due passi, la scena è immortalata dallo scatto fotografico del cellulare di una turista, Jennifer Foster. E la foto fa il giro del mondo: 350.000 mila link su Facebook, 80.000 mila condivisioni e quasi 20.000 commenti di stima ed elogio. Perché Lawrence non è solo un bravo ragazzo: indossa anche l’uniforme del Dipartimento di polizia di New York.

“Miracolo sulla 34esima strada”, titolano giornali e agenzie, esaltando la generosità e l’umanità dell’agente Lawrence DePrimo, che si schermisce: «Niente di speciale, per carità: molti colleghi compiono ogni giorno gesti come il mio, e senza tanta pubblicità». Proteggere i cittadini: non è questo, infatti, il compito della polizia? 





fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151115039332382&set=a.86463527381.97072.71253357381&type=1&theater