domenica 28 aprile 2013

E' solo un film !


Antonio Albanese in incognito alla mensa dei poveri a Milano

In coda tra gli indigenti per le riprese del nuovo film di Gianni Amelio


Chissà se qualche senzatetto, habitué dellamensa dei poveri di corso Concordia a Milano si è accorto di trovarsi in fila accanto ad Antonio Albanese. E di poter diventare a propria insaputa comparsa del nuovo film di Gianni Amelio,Intrepido.
Nessuna curiosità filantropia dell'attore, infatti. Albanese si è mescolato agli indigenti in fila per un pasto caldo per esigenze di copione. E per preservare il realismo della scena, il regista ha scelto di girare in incognito, con le telecamese lontane dall'azione, a mo' di candid camera (ma con ben poca comicità, cosiderato il contesto). 
Tv Sorrisi e Canzoni ha immortalato la scena, con Antonio, giacca e cappellino blu, che ha ripetuto la scena diverse volte. Le riprese del film, la cui produzione è firmata da Palomar e Rai CInema,  dureranno otto settimane.

Certo una bella differenza tra questo personaggio e i politici arraffoni e corrotti impersonati da Albanese in Tutto Tutto Niente Niente, suo ultimo film campione di incassi e di risate, incentrato sulla grottesca figura di Cetto La Qualunque e dei suoi accoliti.


mercoledì 10 aprile 2013

Da non perdere....


Mario Prosperi porta in scena “Barboni: favola metropolitana”

Al Sala Uno Teatro di Roma dal 13 al 21 aprile



Col titolo “Barboni: favola metropolitana” Mario Prosperi si accinge a mettere in scena il quarto testo di Maricla Boggio, dopo Doppiaggio (2003), Sibilla (2007) e Scena prima (2011). Si tratta del primo che viene presentato come progetto finanziato dalla Regione Lazio al Teatro sala Uno, ma si sono citati i precedenti perché provano una convergenza artistica. Il testo di cui parliamo è impertinente e puntuale, perché i barboni che troviamo in esso sono - come dire? - neobarboni: sono esponenti di una classe media ridotta ai cartoni. C'è chi ha una motivazione di libertà, di ribellione, chi invece in questa libertà si è trovato a causa di un licenziamento; c'è un barbone “da generazioni”, qualcuno per cui è uno stile di vita ereditario; c'è chi grida al vento maledizioni al coniuge infedele, chi dà fuoco ai cartoni in cui vivono i barboni, col rischio di bruciarli vivi, c'è un universitario che li soccorre come volontario della Caritas e una suora – suor Palla – che cucina polpette da distribuire. La trama si movimenta quando un'ex attrice, Gloria, capita nel suo vagabondaggio sotto il portico di un palazzo dove riconosce tra il piccolo popolo dei senza casa un gentiluomo, ora in fuga da se stesso, con cui condivise un periodo più fortunato della vita. Gloria gli rivela che sta pensando ad un film sui barboni, una “favola metropolitana”, per cui vuole conoscerli bene, fare per un po' la stessa vita, interrogare i loro destini. E le viene rivelato intanto che il gentiluomo sta lui stesso studiando i suoi compagni di emarginazione con un fine di utilità sociale: dà loro una possibilità, con piccole somme di cui non rivela la provenienza, di intraprendere attività di loro scelta, purché con un impegno di continuità, e in tal modo combatte la loro autodissoluzione. Questo appare subito a Gloria il soggetto che cercava: il sapore amaro, anche disperato, di una condizione che si considera senza ritorno trova la contraddizione e il sollievo di qualcuno che fa un esercizio volontario di fiducia, ma ricevendo anche un utile dall'impiego delle persone che riscatta dalla miseria. La scena sarà affidata a Valerio Di Filippo, i costumi ad Helga Williams, le musiche saranno suonate dal vivo con il violino da Iris Walther, i ruoli saranno affidati a Mario Prosperi (il principe), Paola Sebastiani (Gloria), Gino Nardella (un barbone chiamato “Internet” perché non lascia mai il computer),  Roberto Zorzut (il barbone “da generazioni” che recupera alberi di natale e altre piante), Beatrice Messa (una metallara in rivolta da una famiglia pariolina), Gabriele Granito (il volontario della Caritas che distribuisce le polpette di suor Palla). In scena al Sala Uno Teatro di Roma dal 13 al 21 aprile.

fonte : http://www.ilvelino.it/it/article/mario-prosperi-porta-in-scena-barboni-favola-metropolitana/ce7c1541-9599-40a0-b2d4-2b372567b357

Grazie !


Accade anche questo, un giovane giornalista si è spinto troppo in là nella sua indagine, fingendosi un clochard e vivendo come fanno i barboni, nel freddo della notte è stato colto da malore.
In Gran Bretagna la notizia della tragica morte di Lee Halpin, reporter che stava facendo delle indagini sui clochard. Il giornalista di 26 anni avrebbe dovuto trascorrere una settimana con i senzatetto e dormire con loro per strada. La città scelta era quella di NewCastle.
Però il fisico del reporter non ha retto alle temperature basse della città.  Halpin è stato trovato privo di vita in un edificio a Westgate Road. Il reporter lavorava per Channel 4, emittente inglese.
Aveva spiegato, prima di iniziare questa esperienza, perché lo avrebbe fatto, cercherò di interagire con più barboni possibile, calandomi se sarò in grado, nel loro stile di vita.
Il giovane reporter avrebbe voluto aiutare i barboni con la sua esperienza.  Daniel Lake è uno dei migliori amici di Lee Halpin parla di lui dicendo che non si conoscono i dettagli della morte, ma forse si è trattato di ipotermia. La tragica morte fa pensare ai 2.300 morti proprio mentre dormono per le strade.  Questi i dati ufficiali delle statistiche dello scorso anno.