sabato 19 settembre 2009

Continua la storia!!

Senza tetto, verso una raccolta di firme a favore

Debora Badinelli - 19 settembre 2009 - Secolo xix

Una “contro-petizione” per dare voce a chi non è contrario alla mensa dei poveri. La proposta arriva da persone che, negli anni, hanno sostenuto i frati cappuccini di Portobello a Sestri Levante e non condividono la mobilitazione contro i senzatetto utenti della mensa dei poveri gestita dai religiosi. «È pazzesco sostenere che queste persone deturpano la città - dice prete Rinaldo Rocca, presidente del Villaggio del ragazzo - C’è chi pensa a una “contro-petizione” per consentire ai sestresi che la pensano diversamente dai promotori della petizione, avviota per allontanare i poveri, di potersi esprimere. Mi sembra una buona idea: se prenderà forma, la sosterrò. Mi indigna notare - aggiunte il sacerdote - che di fronte a un problema di povertà che sta crescendo si pensi al decoro urbano. Ai poveri va almeno riconosciuto il diritto di esistere».

A proposito di decoro prete Rocca ricorda un episodio risalente al Duemila. «Quando posammo una croce sul Monte Zatta - racconta - ci fu qualcuno che disse che le croci deturpano il paesaggio. Un’esagerazione? Chissà, però la polemica degli ultimi giorni mi ricorda quel vecchio episodio». Prete Rocca, come già aveva fatto nel suo intervento di ieri monsignor Calogero Marino, vicario diocesano, si richiama al Vangelo e al diritto al pane. «È urgente capire che la fame aumenta anche tra le persone “normali” - spiega - tra quelle che perdono il lavoro, hanno lo sfratto, sono sole, anziane. Casi della vita che possono generare l’esistenza vagabonda che vediamo nelle nostre strade. Di fronte al dilagare della povertà è necessario una prova di solidarietà, fraternità e accompagnamento. Prima si pensa al pane e poi, casomai, si cerca un posto alternativo per la mensa». Il presidente del Villaggio racconta alcune sue esperienze personali a contatto con persone che non hanno nulla o stanno perdendo ciò che avevano. Esperienze che lo hanno indotto a pensare a una struttura di accoglienza per senzatetto. Un dormitorio da realizzare in una porzione del complesso della comunità Chiarella di Sampierdicanne, a Chiavari, al pianterreno della cosiddetta “Agricola”. Un presidio (l’unico tra Genova e La Spezia) che offra risposte immediate, ma di breve durata per far fronte all’emergenza. Un progetto che prete Rocca ha condiviso con la diocesi e la Caritas di Chiavari, i distretti socio sanitari della Asl 4 chiavarese. «Spero di poterlo presentare al più presto al Comune di Chiavari», spiega.

«Siamo disponibili a parlarne - dice il sindaco, Vittorio Agostino - ma sarà fattibile solo se rispetterà le leggi urbanistiche vigenti».

Nessun commento: