mercoledì 23 settembre 2009

Clochard, si apre il confronto

23 settembre 2009
| Sara Olivieri - Secolo xix

Un tavolo di lavoro per affrontare il caso clochard e trovare soluzioni condivise tra gli enti e le istituzioni presenti sul territorio. È questo il compito a cui sono chiamate le parrocchie, il centro Caritas, la polizia municipale, i frati Cappuccini e i servizi sociali del Comune di Sestri Levante, che domattina si riuniranno per un confronto in municipio.

«Cercheremo di mettere a sistema i diversi interventi per cercare soluzioni comuni, omogenee. Oltre ai senzatetto, ci occuperemo anche di quelle forme di povertà emergente causate dalla crisi economica, come la piaga della cassa integrazione», annuncia l’assessore sestrese alle Politiche sociali, Valentina Ghio.

Collaborazione sembra essere la parola d’ordine per risolvere il disagio sociale. Non solo quello dei senzatetto, che nei prossimi mesi torneranno a fare i conti con le temperature e il clima invernali. Ma, di riflesso, anche quello di una fetta di residenti che si definisce “esasperata” dalla sporcizia e dal degrado che i senzatetto non gestiti provocano.

Per i giardini Mariele Ventre – simbolo delle proteste, che si rivelano però diffuse su tutto il territorio cittadino – l’amministrazione comunale ha già previsto un potenziamento del servizio di nettezza urbana, per assicurare più pulizia nel parco.

E, come richiesto da più parti, anche la mancanza di bagni pubblici potrebbe essere risolta con la realizzazione di nuovi servizi igienici custoditi nel parco. Finora, infatti, non solo i clochard, ma anche le mamme con i loro bambini erano indotte, talvolta, a utilizzare le aiuole, i cespugli e gli alberi come veri e proprio servizi igienici a cielo aperto.

Dopo la chiusura del “diurno”, situato proprio nei pressi del parco, la prima struttura pubblica è rimasta quella di viale Rimembranza, anche se nei dintorni del parco sono aperti diversi bar.

Non solo. Anche i vigili urbani hanno ricevuto il compito di monitorare con più costanza i giardini per verificare eventuali situazioni illecite.

Il sindaco Andrea Lavarello lo aveva ribadito nei giorni scorsi: «Cattivi odori, vestiti sporchi, uso degli spazi pubblici, come le panchine, non costituiscono reato. La polizia municipale può intervenire solo se coglie un senzatetto a compiere atti illegali, sanzionabili».

Intanto, a breve, entreranno in gioco gli educatori di squadra capaci, grazie a una professionalità e competenze specifiche, di approcciare i clochard, ascoltando le loro esigenze e, eventualmente, cercando e proponendo soluzioni alternative alla vita di strada, come un lavoro. Un compito svolto, in parte, già dal centro di ascolto Caritas di via Sertorio, dove l’aiuto però parte da un’iniziativa personale, una richiesta volontaria del singolo.

Infine la mensa dei poveri, che riaprirà i battenti il 5 ottobre: «Siamo disponibili a sostenere la mensa dei frati – afferma Ghio – come già facciamo da sempre con un contributo annuale e con diverse iniziative. I Cappuccini sembrano intenzionati a lasciarla lì e noi accetteremo di buon grado le soluzioni da loro proposte. Collaboreremo comunque».

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