mercoledì 23 settembre 2009


Barboni , musicisti e prostituti/e

Sestri Levante, città con una forte vena polemica, si ribella all’invasione dei barboni. La mendicità non costituisce più un reato e le autorità non sanno che pesci prendere, qui come altrove.

Va subito detto che la povertà ha allargato a dismisura i propri confini. La perdita del posto di lavoro, lo sfratto per morosità, una separazione tra coniugi possono far sprofondare in un baratro. Moltissime persone vivono di stenti ma dignitosamente; solo alcuni sono spinti dalla disperazione a chiedere pubblicamente la carità.

Ci sono (come in passato) i clochard per vocazione e gli artisti di strada che hanno talento e amore per il loro lavoro; gli stessi mimi si sottopongono ad una faticosa performance per raggranellare qualche meritatissimo spicciolo.

Il panorama dei “parassiti” che vivono impietosendo o sfruttando la compassione della gente comune, è variegatio ed è aumentato in maniera impressionante. C’è l’esercito di chi esibisce vere o presunte invalidità, sfrutta animali o bambini, intimorisce in qualche modo gli anziani. C’è chi, maschietti e femminucce, come accade a Chiavari o ai giardini di Rapallo, attende chi va a pagare la sosta dell’auto per spillare qualche euro o proporsi. Una schiera di gente che le forze dell’ordine, volendo, potrebbero allontanare perché elementi, non solo senza arte né parte, ma neppure (spesso) di permesso di soggiorno.

Poi c’è la schiera di chi va nei locali pubblici a vendere rose rosse o a strimpellare nelle orecchie dei clienti note che poco o nulla hanno a che fare con l’armonia della musica. E’ giusto che i titolari dei locali permettano di importunare e far sentire in colpa i clienti, rei di essere seduti ad un tavolo perchè in vacanza o dopo una giornata di lavoro, comunque in un momennto che dovrebbe essere di relax?

Aiutiamo chi soffre, chi è realmente (e non teatralmente) povero. Ma non aiutiamo chi sfrutta i venditori di rose, i suonatori di strumenti, i postulatori pronti anche a prostituirsi pur di raccogliere il dovuto da versare ogni sera ai padroni. Aiutandoli continuiamo a farli restare schiavi.

editoriale di levante news

http://www.levantenews.it/2009/09/15/societa-barboni-musicisti-e-prostitutie/

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