lunedì 27 giugno 2011

Clochard in vacanza!

Chiavari - Arrivano nelle località della Riviera, confidando nell’aumento della popolazione per il movimento turistico. Chiedono l’elemosina, sul lungomare e nei centri storici, per poi trovare rifugio per la notte in edifici abbandonati. Oppure, visto il clima mite della bella stagione, in spiaggia, sulle scogliere, sotto ai porticati. Nessuna città è esclusa: Sestri, Lavagna, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita. Il Tigullio, nei mesi estivi, è meta di senzatetto, clochard, nomadi. Un fenomeno che può originare problemi dal punto di vista dell’ordine pubblico e dell’igiene urbana. Pochi giorni fa, a Sestri Levante, due romeni senza fissa dimora si sono accoltellati reciprocamente, per una banale lite: uno è stato trovato ferito, è stato soccorso e medicato, e il giorno successivo ha cercato il suo aggressore per restituirgli la “cortesia”.

A Lavagna, nelle ultime settimane, i cittadini della zona di Arenelle hanno chiesto a gran voce un intervento delle autorità per la presenza massiccia nel quartiere di nomadi e senza tetto.È la zona dove sorgono l’ex Astoria e l’ex Riviera, due hotel chiusi da tempo che sono stati a lungo un ritrovo di sbandati e clochard. Per contrastare il fenomeno i carabinieri della compagnia di Sestri Levante (agli ordini del capitano Fabio Benincasa) hanno svolto, la scorsa settimana una serie di controlli nei luoghi dove viene segnalata la presenza di clochard. I militari hanno perlustrato la zona di Arenelle, ed hanno accertato che la trentina di romeni, che i cittadini segnalavano da giorni, se ne sono andati: non ci sono più le auto zeppe di materassi, che gli stranieri, la sera disponevano sulle panchine e sulle aiuole. Un gruppo di rom, quattro adulti e una bambina, è stato invece trovato a dormire sotto al ponte della Libertà, che congiunge Chiavari e Lavagna alla foce dell’Entella. A Sestri Levante i militari hanno poi controllato la zona della chiesa di San Paolo nella frazione di Pila, dello stadio Sivori e della Coop, in via Fico. Qui non sono stati trovati accampamenti abusivi, mentre un senza tetto è stato denunciato, per invasione di edifici, all’ex hotel Villa Rio di viale Mazzini. A Chiavari, negli ultimi giorni, per due volte è stato sgomberato un accampamento abusivo sorto sulla scogliera che separa le due colmate. Da questa zona sono state rimosse tende, materassi, fornelletti da campo, coperte, scarpe e vestiti. Sempre a Chiavari, recentemente, la polizia municipale ha ricevuto diverse segnalazioni per l’aumento del numero di mendicanti e romeni nelle vie del centro cittadino.

A Rapallo, il luogo dove va in scena il bivacco notturno dei senza tetto, soprattutto nei mesi estivi, è la sala d’aspetto della stazione ferroviaria: «Ci sono, in effetti, altre zone dove spesso i clochard trovano un riparo per la notte – dice il comandante della Municipale rapallese, Valerio Patrone – Ad esempio sotto ai portici dell’auditorium delle Clarisse: ma un controllo della zona ha scoraggiato la frequentazione notturna del porticato». Infondata, invece, era la segnalazione, giunta nei giorni scorsi, per una possibile invasione dell’ex residenza Castagneto a Rapallo, un edificio disabitato dove, la notte, erano state viste luci accese. «Abbiamo verificato – conclude il comandante Patrone – e scoperto che non c’era stata alcuna occupazione abusiva: solo una luce dimenticata accesa da uno dei nostri operai comunali».

fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2011/06/27/AO2eckf-clochard_assalto_riviera.shtml

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