giovedì 22 ottobre 2009

Clochard, sarà l' inverno più lungo

Repubblica — 16 ottobre 2009 pagina 9 sezione: MILANO

«IL PACCHETTO sicurezza mette a rischio la vita e i diritti fondamentali dei senzatetto. E chi fra loro non ha i documenti, piuttosto che rischiare la denuncia, resterà a morire di freddo in strada». L' allarme arriva dalle organizzazioni del volontariato, alla vigilia della decima edizione della "Notte dei senza dimora", prevista oggi dalle 20.30 in piazza Santo Stefano, in contemporanea con altre 12 città italiane. Nella Milano che l' inverno scorso, nei soli mesi da dicembre a febbraio, vide morire assiderati otto clochard, le condizioni di vita di chi non ha casa rischiano di diventare ancor più aspre, dopo l' approvazione del decreto sicurezza. Quella legge contiene nuove norme che rendono impossibile chiedere al Comune - come avviene oggi attraverso la collaborazione del terzo settore - l' iscrizione all' anagrafe,e quindi l' accesso ai servizi sanitari e sociali. Inoltre è scattato anche il reato di immigrazione clandestina, con il relativo obbligo di denuncia, pena l' accusa di favoreggiamento. Per questo ieri i volontari, che vanno di notte a portare conforto ai clochard milanesi, hanno fatto appello al ministro dell' Interno Roberto Maroni affinché nel regolamento attuativo del decreto tolga i vincoli che renderebbero difficile l' elezione del domicilio agli emarginati gravi, che vivono in strada. «Senza domicilio non si può chiedere la residenza anagrafica al Comune e quindi non si ha diritto alla tessera sanitaria, all' assistenza ospedaliera se non in caso di estrema urgenza, all' assistenza sociale, alla pensione o all' assegno di invalidità», spiega Paolo Pezzana, presidente della Federazione italiana organismi per le persone senza dimora. I giornali di strada milanesi (Terre di mezzoe Scarp de' tenis) invitano a scrivere al ministro - un' apposita cartolina è stata stampata e sarà distribuita stasera in piazza - chiedendo che la residenza rimanga un diritto per tutti. In città si stima siano 1.300 i senza casa italiani, per non parlare delle migliaia di immigrati irregolari. «A Milano quest' anno i clandestini non saranno più accolti nei dormitori pubblici - aggiunge Carlo Giorgi - perché il pacchetto sicurezza prevede la denuncia da parte degli operatori del terzo settore che lavorano in convenzione con il Comune per l' accoglienza. Per paura della denuncia molti preferiranno restare in strada e a morire di freddo». Il pacchetto sicurezza istituisce, inoltre, il "Registro nazionale delle persone che non hanno fissa dimora". «Un provvedimento che puzza di schedatura», conclude Giorgi.

Dazzi Zita

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