giovedì 30 luglio 2009

Incredibile!!!

Senzatetto via da NY "Vi paghiamo l'aereo"

Bloomberg li rispedisce a casa: "Stanno meglio à"


Liberarsi dei senzatetto pagando, a loro e alle loro famiglie, biglietti di sola andata verso la destinazione che preferiscono: è questo il progetto che il sindaco di New York, Michael Bloomberg, sta realizzando dal 2007 e decide adesso di svelare convinto che possa aiutarlo ad ottenere la rielezione in novembre.«Forse andando altrove gli sarà più facile trovare lavoro, iniziare una nuova vita, avranno maggiore fortuna», dice il sindaco nella Blue Room della City Hall, svelando i dettagli di un programma finora svoltosi al riparo dei riflettori e grazie al quale, dal 2007, sono 550 i senzatetto, con famigliari al seguito, che hanno abbandonato la Grande Mela in aereo, nave, autobus o semplicemente con il pieno di benzina pagato dai contribuenti.Bloomberg è noto per avere il mito dell’efficienza amministrativa e il suo ufficio si premura di sottolineare il successo dell’iniziativa descrivendone i dettagli finora tenuti riservati: le destinazioni più gettonate per i senzatetto «in uscita» sono l’isola di Porto Rico, il sole della Florida oppure la Georgia e le Caroline, del Sud come del Nord, mentre fra chi opta per destinazioni internazionali prevalgono Haiti, Perù, Città del Messico, Trinidad e Tobago, l’Ucraina, Santo Domingo e Casablanca, in Marocco, forse perché si tratta dei luoghi di nascita di molti dei beneficiari del «programma di viaggi», gestito da un’agenzia ad hoc scelta dal municipio. Mezzo preferito: il busIncalzato dalle domande sulla genesi dell’insolita iniziativa che sembra confermare il declino economico di una metropoli che non è più in grado di appare i sogni di chi vi arriva, Bloomberg risponde con un secco: «A conti fatti ci conviene». Questo perché il mantenimento di una famiglia «homeless» nei posti i accoglienza gestiti dal comune costa ogni anno all’erario pubblico 36 mila dollari mentre «il valore medio dei biglietti al confronto è assai basso» anche perché «la maggioranza preferisce il bus, pochi vanno all’estero e ancora di meno chiedono biglietti aereo per lunghe distanze».Secondo una stima, il 37 per cento ha abbandonato New York a bordo di autobus, il 15 salendo su un treno e il 48 recandosi in aeroporto per destinazioni in gran parte all’interno del territorio degli Stati Uniti. Per confermare l’analisi costi-benefici, Bloomberg diffonde i costi specifici pagati per alcuni biglietti aerei: mandare un’intera famiglia a Parigi è costato 6332 dollari, a Orlando in Florida appena 858,40 dollari e a San Juan, Porto Rico, ancora meno, 484,20.Pieno di benzina e dietrofrontIl «New York Times» è andato ad intervistare alcuni degli «homeless» beneficiati dai biglietti omaggio di Bloomberg e ha scoperto che Hector Correa, tornato nella natìa Porto Rico, si dice sollevato perché «ho scoperto che New York mi dava assai meno di quanto avrei pensato».Altrettanto contento è Vida Chavez-Downes, il direttore della «Resource Room» del sindaco per coordinare il «trasferimento delle famiglie», che rivendica il merito di gestire una macchina organizzativa molto efficiente: «Siamo noi che paghiamo per i visti, andiamo nei consolati, garantiamo le lettere che servono per i passaporti necessari a chi vuole andarsene. Basta venire da noi e bussare alla porta». Con Chavez-Downes lavorano 11 «assistenti sociali» e sono loro a discutere con i diretti interessati come e quando lasciare la metropoli: una famiglia di dieci persone ha accettato di tornare a Porto Rico a bordo di un volo low cost JetBlue mentre una coppia in cerca di lavoro, appena giunta in auto dal Michigan, ha fatto rapidamente marcia indietro in cambio di 400 dollari di buoni benzina.Un volo per cinque verso ParigiNel caso dei 6332 dollari spesi per un «viaggio a Parigi» il costo più alto rispetto alla media si spiega con i cinque biglietti internazionali per la capitale francese ai quali se ne sono dovuti aggiungere altrettanti in treno per la cittadina di Granville, perché questa era la destinazione finale prescelta da una coppia di genitori con tre figli evidentemente incapace di sostentarsi a New York.Bersagliato da critiche e ironie sui giornali cittadini, Bloomberg è convinto che si tratti di misure molto popolari in vista dell’appuntamento con la rielezione, anche perché afferma di rifarsi all’esempio dell’Esercito della Salvezza che in tempi remoti aveva un analogo programma, denominato «Homeward Bound». Rasta da vedere se altri seguiranno l’esempio del sindaco che punta a centrare l’obiettivo del terzo mandato. Il Parlamento delle Hawaii si è affrettato a far sapere di essere molto contrario: «Per noi significherebbe pagare soltanto biglietti aerei e costerebbe davvero troppo alle casse dello Stato».

La Stampa - 30/07/2009

1 commento:

Dreamdust ha detto...

sempre la solita vecchia storia: i borghesi, benpensanti, chiamiamoli come vogliamo, considerano i clochard solo spazzatura di cui liberarsi, in modo naturalmente civile e "filantropico"

non so se fa + schifo questa iniziativa, o la precedente di nascondere i senzafissadimora in sorta di seminterrati-containers gentilmente offerti dal comune della grande mela (marcia)...

Vengo qui su segnalazione di Soylu e devo dirlo: blog interessante e utile!
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