giovedì 21 maggio 2009

Foggia, un clochard candidato a sindaco: ma si tratta solo di una «provocazione»

A diffondere la voce è stata l'associazione «Foglio di via» per richiamare l'attenzione sulla condizione dei barboni

FOGGIA - Un clochard candidato sindaco: la notizia (ghiotta e colorata) fa per molte ore il giro delle agenzie e dei web, anche nazionali. Ingannando molte redazioni. Ma non è vero nulla, si tratta solo di una «provocazione» a fin di bene, per suscitare l'attenzione sulla condizione dei senzatetto.

LA «BUFALA» - È stata costruita con tanto di video e di blog. Assegnato anche un nome al candidato-sindaco, Antonio Barbone (nomen omen) che si doveva aggiungere ai nove già in campo per contendersi la fascia tricolore di Foggia. «Anche i senza fissa dimora di Foggia hanno il loro candidato sindaco - era l'annuncio -. Si tratta di Antonio Barbone, un affermato commercialista, divenuto clochard da qualche anno, a causa di problemi economico-finanziari. Ha deciso di far conoscere a tutti i problemi che ogni giorno i suoi compagni di strada vivono sulla propria pelle», era il racconto diffuso. Il sedicente Barbone aveva stilato un suo programma in cui aveva segnato tutti gli interventi «che un bravo primo cittadino dovrebbe mettere in campo per facilitare la vita di quanti dormono per strada, nei vagoni abbandonati, sotto i porticati, sulle panchine pubbliche». I punti salienti erano: la costituzione di un dormitorio comunale, una mensa per poveri comunale, bagni pubblici in cui lavarsi, un diurno per senzatetto, l’attuazione della «Via per i poveri», la figura del consigliere aggiunto per i migranti, un Osservatorio Permanente sulle Povertà, politiche di inclusione per chi vive in fragilità sociale ed altro ancora.

LA SPIEGAZIONE - «Antonio Barbone è una persona che non esiste realmente, è un candidato virtuale. Abbiamo voluto in maniera forte scuotere l’opinione pubblica, inviando un comunicato stampa che potesse in qualche modo sollecitare l’attenzione dei mass-media. E anche di chi è veramente candidato». Emiliano Moccia è il direttore di «Foglio di via», il giornale di strada fatto dall’Associazione di volontariato di Foggia «Fratelli della stazione» che da anni si occupa di senza fissa dimora e di migranti che gravitano nei pressi dello scalo ferroviario, e spiega così la decisione della redazione di diffondere e confermare prima la notizia sulla candidatura a sindaco di Foggia di un clochard. E poi di dire che è tutto falso e che è una provocazione per sollecitare mass-media e veri candidati.


20 maggio 2009

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