venerdì 28 novembre 2008

E' questione di sicurezza!

LECCO SOTTO TIRO L' ORDINANZA ANTI CLOCHARD DEL SINDACO CHE SI DIFENDE: «QUESTIONE DI SICUREZZA».

La Chiesa: «Serve accoglienza non panchine più strette»

LECCO - «Le panchine anti-clochard sono un' ipocrisia. Sono un deterrente che non risolve il problema: i senzatetto e gli immigrati vanno integrati, non allontanati». Così il prevosto di Lecco, don Franco Cecchin. «Il decoro e il rispetto dei luoghi pubblici vanno bene, ma i poveri non sono indecorosi. Capisco il dovere istituzionale del sindaco, ma non è solo con un' ordinanza che si fa rispettare l' ordine e si accresce il senso civico. Serve una politica dell' accoglienza e dell' assistenza», gli fa eco il vicario episcopale, monsignor Bruno Molinari. La Chiesa insorge sul caso delle nuove panchine alle fermate dei bus, più strette in larghezza e lunghezza, così i clochard non possono trasformarle in un giaciglio, e boccia l' ordinanza del sindaco leghista, Antonella Faggi, che «vieta di sistemare giacigli» nei luoghi pubblici e di chiedere l' elemosina in piazze e parcheggi. Pena una multa fino a 500 euro o la confisca delle offerte. Il sindaco si difende: «Mi arrivano decine di mail e telefonate di protesta contro quelle persone moleste, che ti tirano per la giacca o che dormono in pieno giorno sulle panchine. Finora non si è verificato nessun episodio di intolleranza o violenza, ma occorre prevenire». La Lega Nord, anche nel consiglio comunale dell' altra sera, ha denunciato l' insofferenza e il fastidio di tanti verso accattoni ed extracomunitari che bivaccano sotto le pensiline dei bus, in riva al lago o nei parcheggi. A fianco del sindaco è intervenuta l' azienda «Linee Lecco», che ha siglato un accordo con una multinazionale per rivoluzionare le 45 pensiline alle soste dei bus. «Non vogliamo che diventino un letto per i senzatetto - dice Fabio Dadati, presidente di "Linee Lecco" e consigliere provinciale di An - E non è vero che sono piccole, rispettano le dimensioni fissate dalla Unione europea». Sulle panchine anti-clochard, tuona Alfredo Marelli (Pd): «Siamo all' assurdo. Il Comune sbandiera le panchine più piccole ed eleva le multe a chi chiede l' elemosina, ma in realtà nasconde l' incapacità di varare una politica dell' integrazione, dell' accoglienza e di aiuto anche per le nuove povertà frutto della crisi economica». Lancia un appello al Comune don Cecchin: «Non ci escluda dalle politiche dell' assistenza e dei servizi sociali. A Lecco c' è bisogno di un dormitorio pubblico. Se non lo faranno le istituzioni pubbliche, ci penserà la parrocchia».

Paolo Marelli

26 novembre 2008 - Corriere della Sera

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