mercoledì 2 marzo 2011

Grazie!

Addio Annie Girardot
clochard sul set di Bologna

L'attrice si è spenta a Parigi a 79 anni. Da tempo affetta da morbo di Alzheimer, era stata una delle più prestigiose interpreti fra gli anni Sessanta e Settanta. Sotto le Due Torri aveva girato "Faccia di lepre", film in cui interpretava il ruolo di una senzatetto.

L'attrice, icona del cinema francese e mondiale, si è spenta a Parigi a 79 anni. Da tempo affetta da morbo di Alzheimer, era stata una delle più prestigiose interpreti degli anni Sessanta e Settanta. Jean Cocteau l'aveva definita "il più bel temperamento drammatico del dopoguerra" e anche Bologna aveva avuto modo di conoscerla e di amarla.

Sotto le Due Torri la straordinaria interprete girò "Faccia di lepre", film del '91 diretto da Liliana Gianneschi che tra i suoi interpreti annoverava anche un giovanissimo Felice Andreasi. Una storia al femminile che scava nel disagio e nella follia per raccontare sentimenti come la solidarietà e l'amicizia. L'attrice incarnava i panni di un'anziana barbona, con alle spalle una vita di dolorosi segreti.

La Girardot tornò a Bologna nell'agosto del '99 per la rassegna "Italia taglia" di Tatti Sanguineti. Quell'anno in programma c'erano 32 titoli celebri per essere stati censurati. L'attrice presentò le scene proibite dei film "La donna scimmia" di Marco Ferreri e "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconti. Usò parole di affetto e stima per entrambi gli autori e sottolineò come incontrare Visconti le avesse cambiato la vita. Non solo professionalmente, ma anche sul piano personale perchè sul set conobbe Renato Salvatori, l'attore italiano che sarebbe poi diventato suo marito e padre della figlia Giulia. Quando le domande dei giornalisti toccarono il rapporto con Salvatori divenne impaziente. Ricordò come i giornali dell'epoca avessero parlato dell'amore tra "l' intellettuale brutta e il bello cretino" per smontare quelle che considerava vere e proprie offese.

Incantò il pubblico della Cineteca parlando senza lesinare aneddoti e curiosità. Di Visconti ricordò che "sul set era duro ed esigente, ma era anche molto divertente e generoso: a Natale faceva regali a tutti". A Ferreri, un "grande amico" la legava anche l' amore per la buona cucina. "Era un gran goloso. Sua moglie cercava sempre di limitare la sua voracità, con esiti a volte esilaranti. Come quella sera quando Marco, senza farsi vedere, con una dito scavò a poco a poco un tunnel all' interno di un gigantesco dolce finchè questo crollò, ormai completamente svuotato". "Abbiamo riso tanto con lui - ricordò - Ci trovavamo spesso con Tognazzi e Mastroianni. Era una festa continua di gourmet".

Sei anni dopo la sua tappa bolognese l'attrice girò con Haneke il suo ultimo film, "Niente da nascondere". Due anni prima aveva pubblicato l'autobiografia intitolata 'Partir, revenir' (Partire, tornare) forse con la consapevolezza che l'Alzheimer avrebbe presto cancellato ogni ricordo. Sarà poi Giulia, la figlia nata dall'amore con Renato Salvatori, a rivelare il dramma della malattia nel libro "La Memoire de ma mere" (la memoria di mia madre). Oggi a Parigi, città in cui era nata, l'attrice si è spenta.

Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/02/28/news/addio_annie_girardot_clochard_del_cinema_bolognese-13013636/

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