martedì 15 dicembre 2009

MITICO!!

ra guardie del corpo, donne e champagne

Parigi: clochard si faceva passare
per l'assistente di emiri arabi

Alloggiava in hotel di lusso e frequentava i migliori ristoranti della capitale francese

Un clochard parigino dorme su una panchina
Un clochard parigino dorme su una panchina
PARIGI – Viveva da re, dormendo nelle suite più prestigiose della capitale, gustando le prelibatezze degli chef più richiesti, girando in auto di lusso, accompagnato sempre da guardie del corpo e belle donne, tra fiumi di champagne. Tutto gratis. Una vita da sogno. Una truffa. Visto che il nababbo era un clochard, per di più sans papiers, che per mesi ha raggirato hotel e ristoranti, evitando così la dura vita di strada.

EMIRO – Il protagonista, racconta il Journal du Dimanche, è un tunisino di 46 anni, Jamel, ex operaio senza permesso di soggiorno. Dopo aver perso un occhio in un cantiere, l’uomo è finito per strada. Fino a quando non ha deciso di sfruttare le doti di truffatore, ma di classe, secondo una tecnica collaudata. Jamel infatti si faceva passare per l’assistente di ricchi emiri o sceicchi e contattava società di personal concierge, specializzate nell’esaudire ogni tipo di desiderio di clienti senza problemi di soldi.

CHAMPAGNE – Il tunisino organizzava così l’arrivo imminente, ma fittizio, del proprio datore di lavoro, magari accompagnato da una schiera di figlie viziate, per riservare le camere più costose, i ristoranti più alla moda, spostandosi con autista e bodyguard. Il tutto sempre in tempi strettissimi, per obbligare le vittime del raggiro ad anticipare le spese di tasca propria. Poi, c’era sempre l’inghippo, il cambiamento dell’ultima ora. L’emiro che si ammalava, le figlie che cambiavano destinazione, e lui, Jamel, che si presentava in giacca di cashmere e orologio di marca al polso, che perdeva valigia e documenti in aeroporto. L’occasione per rifarsi il guardaroba, farsi comprare il computer e soprattutto far pagare il conto, che magari includeva escort di lusso e naturalmente fiumi di champagne.

ARRESTO – Alla fine, dopo settimane di vita da milionario, il tunisino, abile manipolatore, metteva in atto l’uscita di scena, al momento opportuno, svanendo nel nulla. Tornando per esempio nel centro accoglienza per i senza fissa dimora del IV arrondissement di Parigi. Ed è lì che la polizia l’ha arrestato lo scorso 18 novembre, incastrato dal proprietario di una società di auto di lusso. Il clochard, che preparava nuovi periodi di vacanze da sogno negli hotel più costosi della Ville Lumière, ormai dorme al coperto, ma in cella.

Alessandro Grandesso
05 dicembre 2009- Corriere.it

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