domenica 13 dicembre 2009

I divorziati sono diventati una “piaga sociale”

Negli ultimi dieci anni nel nostro Paese si è sviluppata una nuova piaga sociale causata dall’aumento esponenziale di separati e divorziati alcuni dei quali finiscono con il ridursi in miseria. E’ quanto denuncia l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Ami (Associazione matrimonialisti italiani).
Ogni anno, ricorda l’Ami, in Italia si separano circa 160 mila persone e 100 mila sono i nuovi divorziati. “E’ un fenomeno che riguarda per lo più operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano- aggiunge Gassani - trasformano questi lavoratori in veri e propri ‘clochard’. “Il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati”.
E nell’80% dei casi, rileva il presidente dell’Ami, “si tratta di padri separati, obbligati a mantenere moglie e figli e a non avere più risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i più fortunati (circa 500 mila) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d’origine. Sono numeri che fanno rabbrividire”.

Per Gassani, “urge una nuova politica sociale che restituisca dignità a quanti sono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivono da emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo di nuovi poveri nonché aiuti economici. Anche costoro hanno diritto ad avere pari opportunità. Quando si perde la dignità si rischia di non essere nemmeno buoni genitori”.
E secondo un’altra ricerca essere single fa male alla salute quanto, se non piu’, del fumo. E a rischio non sono solo gli uomini, ma anche le donne. La brutta notizia viene da un vasto studio condotto da un’equipe di ricercatori dell’universita’ di Warwick nell’arco di un decennio su 10.000 trentenni e quarantenni britannici. Nel corso dello studio fra le 10.000 persone monitorate ci sono stati 600 decessi. I ricercatori hanno rilevato i diversi tassi di mortalita’ fra donne ed uomini sposati, singoli, divorziati o vedovi, scoprendo che il rischio di morire e’ piu’ alto del 10% nei maschi single e del 4,8% nelle donne single rispetto ad uomini e donne nella stessa fascia d’eta’ che sono sposati

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