Consiglio letterario!

Il consiglio in questione è :

BARBONI E MILIARDARI
Commedia musicale

Testi di Ferruccio Sangiacomo su idea originale di Luigi Caglio;
musiche originali di Luigi Caglio


Note sull'autore:

Nato a Brescia il 23 luglio '49, frequenta il liceo classico negli anni della contestazione, distinguendosi nelle materie letterarie.
Nel '73 si laurea in Economia e Commercio all'Università di Parma, dove in seguito supera l'esame di abilitazione alla professione di dottore commercialista.
Nel '90 pubblica presso la Sipiel di Milano "Felicità su Misura" , raccolta di riflessioni a sfondo filosofico ispirate alla sue esperienze aziendali; nel '91 si cimenta nella narrativa con "il Banchiere Chef", collage di racconti.
Nel '93 presenta "Paravento per animazioni a oblò multipli" , romanzo umoristico.
Nel '99 decide di dedicarsi stabilmente all'attività letteraria e agli studi filosofici.
Nel 2000 pubblica il testo "Al di qua del bene e del male"(Ed. Marco Serra).
Nel 2006 pubblica per la Franco Angeli "Destino e sistema", studio sul pensiero di Emanuele Severino in prospettiva comparata con la visione dell’economista-filosofo Carlo Pelanda.

BIBLIOGRAFIA
"Felicità su misura" (Sipiel - 1990);
"Il banchiere Chef" (Sipiel - 1991)
"Paravento per animazione a oblò multipli" (Sipiel - 1993)
"Al di qua del bene e del male" ( Ed. Marco Serra - 2001)
"Destino e sistema" (Ed. FrancoAngeli - 2006)



Il testo integrale del musical lo trovate a questo link:

http://www.ferrucciosangiacomo.it/files/barboniemiliardari.pdf

Alcuni passi interessanti:

ARMANI
Al tempo. Io ho scelto di fare il barbone proprio per levarmi dalla coscienza la seccatura di dover
pensare agli altri. Sono io il debole da aiutare, sono io il bisognoso.

TIRABACI
Io invece sono sempre pronto a far del bene al prossimo. Cioè: non al tizio che in questo momento
mi scassa i maroni per scroccarmi, ad esempio, le sigarette, ma al prossimo, quello dopo.

BAKÙNI
Il più grande peccato è il cinismo, unito all’indifferenza.

IGNORANZA
Io non sono indifferente. Se penso a quelli che muoiono di fame, mi aumenta l’appetito