mercoledì 16 aprile 2008

La Leggenda del Santo Bevitore...

"La leggenda del santo bevitore fu pubblicato per la prima volta nel 1939, pochi mesi dopo la morte di Joseph Roth, esule a Parigi - e può essere considerato, per molti versi, il suo testamento, la parabola trasparente e misteriosa che racchiude la cifra del suo autore, oggi riscoperto come uno dei più straordinari narratori di questo secolo. Il 'clochard' Andreas Katak, originario come Roth delle province orientali dell'Impero asburgico, incontra una notte, sotto i ponti della Senna, un enigmatico sconosciuto che gli offre duecento franchi. Il 'clochard', che ha un senso inscalfibile dell'onore, in un primo momento non vuole accettare, perché sa che non potrà mai rendere quei soldi. Lo sconosciuto gli suggerisce di restituili, quando potrà, alla ""piccola santa Teresa"" nella chiesa di Santa Maria di Batignolles. Da quel momento in poi la vita del 'closchard' è tutta un avvicinarsi e un perdersi sulla strada di quella chiesa, per mantenere una impossibile parola. E' come se il 'clochard' volesse ormai una sola cosa nella sua vita - rendere quei soldi -, e al tempo stesso non aspettasse altro che di essere sviato da innumerevoli 'pernod', da donne che il caso gli fa incontrare, da vecchi amici che riappaiono come comparse fantomatiche. Tutta la straziante dispersione della vita di Roth - e soprattutto dei suoi ultimi anni, quando proprio a Parigi, trovava una suprema, ultima lucidità nell'alcool - traspare in questa immagine di un uomo ormai tranquillamente estraneo a ogni società, visitato da brandelli di ricordi, generosamente disponibile a tutto ciò che incontra - e in segreto fedele a un unico e apparentemente inutile voto."

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