sabato 25 dicembre 2010

Un giorno l'anno!!

COLDPLAY, NATALE CON I SENZATETTO

23 dicembre 2010

LONDRA (INGHILTERRA) – Natale con i senzatetto per i Coldplay. Il gruppo britannico, che entro tre mesi dovrebbe pubblicare il quinto disco di studio, ha tenuto un breve concerto a Liverpool; il cantante Chris Martin ha voluto nel coro dei senzatetto e, commosso dall’impegno, alla fine dello show ha annullato la cena con i dirigenti della sua etichetta. Martin ha snobbato il pasto da cinque portate e ha invitato i senzatetto nel backstage. Qui il frontman ha ordinato 25 sacchetti di patatine e dodici teglie di pizza e ha trascorso la fine della serata con i disagiati. “La security era preoccupata e ha cercato di mettergli fretta”, ha riferito un membro dell’entourage dei Coldplay, “ma lui si e’ preso tutto il tempo necessario”.

fonte: http://www.italpress.com/spettacoli/10838/musica-coldplay-natale-con-i-senzatetto

martedì 21 dicembre 2010

Sono molto vicini a noi!

Nuovi poveri, allarme a Rapallo

Uomo. Italiano. Cinquantenne. Disoccupato o divorziato. È questo l’identikit del nuovo senzatetto. Un identikit che sovverte ogni stereotipo: chi è costretto a dormire per strada non è lo straniero. Non è il tossicodipendente o l’alcolizzato. È l’italiano che, piegato dalla crisi economica, ha perso il lavoro. Situazione ancora più drammatica, quella delle persone che non solo hanno perduto l’impiego, ma che hanno visto anche andare in frantumi la famiglia: c’è chi, con il divorzio, ha dovuto lasciare la casa alla ex moglie e ai figli. E si è trovato così a dormire in strada.

Solo a Rapallo, l’associazione “Gli Ultimi” si sta prendendo in queste notti cura di una decina di persone – tutti uomini, tutti italiani, quasi tutti sui 50 anni di età – che, nonostante le temperature rigide, non avendo altri ripari dormono all’aperto. Soprattutto alla stazione ferroviaria di Rapallo, oppure nell’area dell’ex scalo merci o, ancora nella zona dell’auditorium delle Clarisse. E proprio dall’associazione “Gli Ultimi” arriva un appello alla città: servono coperte, per dare una mano a queste persone. Perché il freddo è il nemico peggiore: l’altra notte, un clochard di 54 anni è morto stroncato dal gelo, a Torino.

È dal novembre 1995 che i volontari dell’associazione “Gli Ultimi”, fra le varie attività – dai corsi di italiano per stranieri alla distribuzione di alimenti alle famiglie indigenti – di sera sono in strada, a Rapallo, per distribuire bevande calde e coperte a chi ha bisogno. «Dal 1995 a oggi i senzatetto sono cambiati – dicono i volontari dell’associazione – Se prima c’era soprattutto chi aveva problemi di tossicodipendenza, ora chi dorme all’aperto è soprattutto l’italiano che si è trovato per strada dopo aver perduto il lavoro o dopo aver affrontato un divorzio. La situazione è doppiamente difficile: perché chi si trova in strada a 50 anni, dopo una vita passata con una casa e un lavoro normale, non sa vivere così. C’è chi finisce per alzare un po’ il gomito per cercare di contrastare il freddo. E, passati i fumi dell’alcol, queste persone che diventano sempre più deboli e spesso si ammalano».

Sono in cinque i volontari dell’associazione “Gli Ultimi” che fanno il giro serale, a Rapallo: portano bevande calde, coperte. Un po’ di conforto. Chi si è trovato all’improvviso in strada non ne va certo fiero. E, per questo, non si confida volentieri. «Cerchiamo di dare anche un supporto psicologico – continuano, dall’associazione – perché è molto facile che queste persone, che nel giro di poco tempo si sono trovate in strada, cadano in depressione».

Instaurare un rapporto con questi nuovi poveri, però, spesso non è semplice prima di tutto per un motivo: sono persone che non amano raccontare le vicissitudini della vita che li hanno condotti a vivere in strada. Ogni giovedì, dalle 19 alle 20, in via Emiliani 32, l’associazione raccoglie e distribuisce generi alimentari alle famiglie bisognose e ai senzatetto.«Fra chi ha una casa ma ha lo stesso bisogno di aiuto ci sono persone che, per vergogna, mandano i famigliari a prendere il pacco con i generi alimentari».

L’allarme più grande, ora, viste le temperature è quello per i senzatetto: perché più volte, non solo a Rapallo ma in tutto il comprensorio del Levante, si è parlato, negli anni, della realizzazione di un centro per accoglierli, di notte. Un progetto che però non si è mai concretizzato.

«Nel ponente ligure sono state trovate delle soluzioni ma anche nelle grandi città come Firenze – spiegano all’associazione – basterebbe un centro riparato, per la notte. Ora, invece, queste persone o dormono nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Rapallo o direttamente all’esterno». Intanto, per chi volesse dare un aiuto, servono coperte: si possono portare direttamente in sede, al giovedì, in via Emiliani 32.

fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2010/12/20/AMzivSXE-rapallo_poveri_allarme.shtml

lunedì 20 dicembre 2010

E non erano in autostrada!!

Neve e gelo attanagliano l’Italia del nord: morti tre senzatetto

NEVE E GELO IN ITALIA – Dopo l´incubo vissuto venerdì scorso sull´Autosole, quella di sabato è stata un´altra notte difficile in Toscana per gli automobilisti rimasti intrappolati sulla Firenze-Siena, chiusa per decisione dell´Anas e della Protezione civile alle 21, così da consentire il deflusso delle auto in coda per oltre 13 chilometri nella carreggiata ostruita da mezzi sbandati e non rimossi. Prima sono uscite le macchine, poi i camion. Fino alle quattro del mattino una lentissima processione di veicoli ha abbandonato l´Autopalio, rimasta poi sbarrata fino a ieri sera. La circolazione è ancora interrotta nel tratto Bargino-Firenze, invaso dal ghiaccio.

Anche se la grande emergenza è passata, il gelo continua ad attanagliare tutto il Centro nord, in particolare Piemonte, Liguria ed Emilia dove il termometro è sceso parecchi gradi sotto zero. La pioggia segnerà una piccola tregua ma nei prossimi giorni l´Italia tornerà a tremare. Tre clochard sono morti nella notte di sabato a Varese, Torino e Pescara. Oggi nuova allerta meteo in Emilia-Romagna, dove potrebbe nevicare in montagna e in collina mentre nelle pianure ci saranno gelate. Il prefetto di Bologna ha vietato la circolazione ai Tir dalle 22 di ieri sera alle 7 di stamattina su tutto il territorio provinciale, autostrade comprese. Intanto si contano i danni del ghiaccio alle coltivazioni dei campi, dieci milioni di euro secondo la Coldiretti. In più si dovranno calcolare le perdite dei prodotti deperibili provocate dal blocco del traffico su gomma su cui ancora viaggia l´84 per cento delle merci in Italia.

Giornata nerissima anche per i tifosi di Genoa e Sampdoria che si sono visti annullare all´ultimo momento, causa neve, il derby previsto allo stadio Marassi. Oltre 35mila spettatori sono rimasti a bocca asciutta: il sindaco di Genova ha deciso di rinviare la partita a data da destinarsi per mancanza di condizioni di sicurezza. In Toscana tre persone sono morte in incidenti stradali dovuti alla neve, mentre a Firenze le scuole resteranno chiuse anche oggi e gli autobus non viaggeranno a pieno ritmo. Il sindaco Renzi spera nella pioggia, che da stasera dovrebbe cominciare a scendere abbondante.

Il freddo uccide chi vive e dorme in strada. A Varese è morto un clochard molto conosciuto, Antonio Mario Napolitano. Passava la notte steso su dei cartoni e avvolto in un rotolo di coperte davanti alla sede della Ubi Banca, in via Battistero. È lì che lo hanno trovato ieri mattina, per lui non c´era più niente da fare. Napolitano, 64 anni, era stato un restauratore di mobili, finito in strada qualche anno fa, così almeno raccontava, dopo la separazione dalla moglie. I commercianti gli offrivano cibo e gli regalavano vestiti usati, a volte tenevano al sicuro in negozio le sue borse, che erano tutto ciò che aveva. E nel centro di Torino viveva un altro clochard ucciso dal gelo, Sergio Manunza, 54 anni, originario di Cagliari. Aveva allestito un accampamento di fortuna in un angolo dei portici del centro ed è morto nel sonno, il suo fisico non ha retto ai meno 5 gradi raggiunti nella notte in città. Aveva un posto letto garantito dal Comune ma è rimasto all´aperto. Anche a Pescara un senzatetto è stato trovato morto ieri pomeriggio in una baracca abusiva del parco D´Avalos. Era un polacco di 47 anni, a dare l´allarme è stata la moglie che era insieme a lui. Il gelo lo ha ucciso nel sonno.


fonte: http://www.direttanews.it/2010/12/20/repubblica-neve-e-gelo-attanagliano-litalia-del-nord-morti-tre-senzatetto/

martedì 14 dicembre 2010

IL freddo tonifica!!

Arriva il gelo, ma i clochard
non avranno tende per la notte

La Croce rossa non vuole più gestire le strutture all'aperto per utilizzare gli operatori di strada

Palazzo Marino: i dormitori sono pronti per l'emergenza, ma sui rifugi ci riserviamo di decidere

Dopo settimane di pioggia e gelo, nei prossimi giorni le temperature in città scenderanno ancora fino a 9 gradi sotto lo zero, ma nei luoghi dove l’anno scorso erano state montate le tende per i clochard non è stata realizzata alcuna struttura. Il Comune prenderà una decisione sulla possibilità di montare i capannoni riscaldati per i senzatetto la prossima settimana, ma la Croce rossa ha già annunciato che questa soluzione non è la migliore e che quest’anno si cercheranno strade alternative: «Otto uomini per notte nelle tende possono essere valorizzati meglio — dice Alberto Bruno, presidente della Croce rossa provinciale — I risultati dello scorso anno sono stati ottimi, ma lo stesso personale si può impiegare con risultati migliori, lavorando in sinergia con le altre associazioni in giro per la città. Sceglieremo come muoverci d’accordo con il Comune».

Anche per Palazzo Marino le tende riscaldate sono un’opzione secondaria rispetto alle strutture di accoglienza, dove l’amministrazione prevede di ospitare mille e 500 senzatetto. In più, ci sono difficoltà oggettive, come per esempio la presenza dei cantieri al cimitero Monumentale, dove lo scorso anno erano state montate diverse tende, e l’esperienza negativa dello scorso anno in Centrale: «Lì non verranno montate sicuramente — assicura già da ora l’assessore alle Politiche sociali Mariolina, Moioli — lo scorso inverno sono state ricettacoli di ubriachi e violenti, tanto che è sempre stata necessaria la presenza delle forze dell’ordine. In più hanno attirato molte persone che di solito non gravitavano a Milano».

Una decisione definitiva sarà presa solo la settimana prossima con un incontro a Palazzo Marino tra l’assessore e gli esponenti del Terzo settore. Già da ora il Comune ha predisposto gli interventi del piano Freddo, di cui lo scorso inverno hanno usufruito 14mila persone. I centri messi a disposizione fino a marzo 2011 saranno quelli di viale Ortles, i dormitori della fondazione Fratelli di San Francesco, oltre ai centri diurni della Caritas ambrosiana, dell’opera Cardinal Ferrari, della fondazione Exodus e della fondazione Cuore immacolato di Maria, la struttura in passato gestita da Fratel Ettore. Il totale dei posti per i clochard sarà di circa 1.500.

Oltre ai ricoveri, il Comune conta sull’attività dei Medici volontari italiani, che svolgeranno screening diagnostici prima degli ingressi nei centri di accoglienza e della onlus del Banco alimentare per la distribuzione di cibo. Previsto anche la presenza dei volontari del Banco Farmaceutico per garantire i medicinali alle strutture che accolgono le persone in stato di grave emarginazione e senza fissa dimora. Anche se non ci saranno le tende, nelle diverse stazioni della città, al Monumentale e nelle vie del Centro verranno distribuiti sacchi a pelo, coperte di lana, biancheria intima, grazie all’opera delle associazioni che tradizionalmente si muovono su unità mobili e camper. Ci saranno anche quest’anno Caritas Ambrosiana, comunità di Sant’Egidio e City angels.

fonte: http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/13/news/arriva_il_gelo_ma_i_clochard_non_avranno_tende_per_la_notte-10161894/

martedì 7 dicembre 2010

Freddo Killer!


ANCORA neve sull’Italia, poi addirittura clima mite per qualche giorno, regalato dall’aria africana, infine dopo l’Immacolata il ritorno del gelo. In controtendenza con il freddo di queste ore, è in arrivo fra tre giorni aria africana che porterà un rialzo termico con pioggia sulle Alpi anche ad alta quota, fino ai 2.000 metri. Tuttavia, la parentesi sub-tropicale mite sarà spazzata via dall’aria artica tra il 9 e il 10.
Mentre il maltempo concede una tregua all’Italia il resto d’Europa è nel pieno di un’ondata di gelo e neve, che è costata la vita a decine (soprattutto senza tetto) di persone negli ultimi giorni e che ha messo in difficoltà gran parte del traffico nel Vecchio continente. Nei Balcani le alluvioni hanno costretto a evacuare circa mille persone, secondo quanto riferisce la Bbc, mentre Francia, Germania e Inghilterra sono alle prese con seri problemi nei trasporti che hanno costretto a chiudere diversi scali nel Nord Europa. Negli ultimi due giorni a causa del freddo sono morte almeno 11 persone in Russia, tre in Francia e una in Germania, cui si sommano gli almeno 30 clochard deceduti in Polonia con il crollo delle temperature, che hanno toccato anche i meno 33 gradi.

MOLTE LINEE ferroviarie nel Nord Europa subiranno forti ritardi per tutto il fine settimana. E l’Eurotunnel — che collega Parigi, Londra e Bruxelles — ha avvertito i passeggeri che il treno subirà «notevoli riduzioni e cancellazioni» almeno fino a questa sera. L’ondata di gelo ha costretto molti aeroporti alla chiusura, soprattutto in Inghilterra dove lo scalo londinese di Gatwick è rimasto chiuso per due giorni a causa della neve, cancellando oltre 1.200 voli. A Parigi ieri situazione critica all’aeroporto di Roissy-Charles De Gaulle dove la direzione generale ha chiesto alle compagnie di ridurre del 20% il traffico aereo a causa del maltempo.

fonte: http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2010/12/05/424695-gelo_siberiano_londra_parigi_vanno_tilt.shtml

lunedì 6 dicembre 2010

B&B per clochard!!

Da lunedì torna l'accoglienza invernale per i senzatetto.

Oltre 200 posti letto per i senza fissa dimora.
Dopo due settimane di permanenza gratuita per accedere sarà richiesto 1 euro al giorno simbolico per responsabilizzare coloro che utilizzano le strutture.

Si tratta dell’accoglienza invernale per i senza fissa dimora che tornerà in funzione da lunedì 22 novembre e che andrà avanti per 133 giorni, ovvero fino al 3 aprile. È l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi ad annunciare ieri mattina l’introduzione di un contributo simbolico che verrà chiesto agli ospiti che restano nelle strutture per più di 15 giorni. “Si tratta di un pagamento simbolico con cui l’Amministrazione non copre assolutamente le spese del servizio tanto che abbiamo stanziato 311.000. Rappresenta piuttosto una forma di responsabilizzazione delle persone che utilizzano le strutture: vorremmo che capissero che questi servizi hanno un costo per la collettività. Le risorse così raccolte andranno ad alimentare un fondo specifico per le politiche attive, ovvero per quegli interventi mirati sulle persone senza fissa dimora per favorire il loro reinserimento nella società, come ad esempio borse lavoro o corsi di formazione”. Per i primi 15 giorni, quindi, il soggiorno è gratuito. Al termine di questo periodo all’utente verrà chiesto un euro al giorno.
Per quanto riguarda il servizio, vengono confermati i numeri dell’anno scorso: quindi poco meno di 175 posti letto (cui l’inverno passato si aggiunsero a Natale 25 posti messi a disposizione dalla Curia presso la struttura degli Artigianelli gestiti dalla Caritas). Le strutture sono l’Ostello del Carmine (per uomini soli) gestito dalla Caritas, la Foresteria Fuligno per le donne sole o con bambini (gestiti dall’associazione ACISJF) e la Foresteria Pertini (gestiti dalla Caritas). A queste si aggiunge un grande appartamento messo a disposizione dalla Misericordia in via Panicale destinata alle donne e gestita dalla Caritas.“Quest’anno la struttura degli Artigianelli non sarà disponibile – ha precisato Alessandro Martini direttore della Caritas – ma stiamo lavorando per individuare sul territorio, con la collaborazione delle parrocchie, nuovi spazi anche più piccoli con cui dare soluzioni a situazioni di emergenza. In questo modo contiamo di poter offrire lo stesso numero di posti letto ma con una gestione più semplice per noi”.Le strutture saranno utilizzate progressivamente sulla base delle necessità. La Caritas gestirà il front-office per l’inserimento: lo sportello è collocato presso la sede del centro ascolto, via Faentina 34, ed è aperto il martedì pomeriggio, il giovedì e il sabato mattina. Ovviamente in altri orari è possibile rivolgersi alle strutture di accoglienza attive tutto l’anno. Perché, come ha sottolineato l’assessore Saccardi “i servizi dell’accoglienza invernale si aggiungono alle consuete opportunità già attive tutto l’anno, come l’Alberto Popolare, che mettono a disposizione un migliaio di posti letto”.Per quanto riguarda l’accesso alle strutture, viene confermata, soprattutto per le prime settimane, la scala delle priorità già in vigore l’inverno scorso. Ovvero: in cima alla lista ci saranno i cittadini residenti nel Comune di Firenze e conosciuti dai servizi sociali che dormono in strada. Identica priorità avranno le persone che dormono in strada con età superiore ai 45 anni non residenti a Firenze ma conosciute dalle associazioni di volontariato che lavorano sul territorio afferenti soprattutto al Tavolo dell'inclusione sociale. Per loro la permanenza nella struttura è di 15 giorni ripetibili, sulla base della valutazione degli operatori, anche per tutta la durata dell’emergenza freddo.Un gradino sotto ci posizionano le persone di passaggio a Firenze che possono usufruire del servizio per un periodo di 15 giorni, ripetibili al massimo per cinque volte e comunque con un intervallo tra i vari “soggiorni” di almeno 10 giorni.Infine i cittadini residenti in altri comuni che vengono accolti esclusivamente per un periodo massimo di 15 giorni non prorogabile.“In questo modo vogliamo limitare gli arrivi da fuori Firenze – ha precisato l’assessore Saccardi – anche perché chi è residente altrove può rivolgersi direttamente al suo Comune”.
L’assessore ha poi ricordato gli orari di permanenza nelle strutture (dalle 19, 18 nei giorni festivi, alle 9 del giorno successivo) e che nel servizio è compresa anche la cena e la prima colazione. “Per chi si trova in condizioni di salute precarie tali da non consentire una permanenza in strada nelle ore diurne – ha precisato l’assessore Saccardi – abbiamo messo a disposizione 7 posti all’Albergo Popolare”. L'obbligo di orario non è valido per le donne con bambini accolte nelle strutture. Per quanto riguarda i dati del servizio dell’inverno scorso, i posti letto a disposizione erano poco meno di 200 che hanno accolto 480 persone: di queste il 72% era straniero (età media 40 anni), il resto italiano (età media 50 anni). Dal punto di vista di genere, circa il 20% degli utenti erano donne e nove volte su dieci si trattava di persone sole (soltanto 20 le donne con figli minori). Dei 480 utenti complessivi oltre 100 sono risultati cittadini residenti, conosciuti dai servizi che erano stati accolti in diversi periodi dell’anno nel sistema delle strutture di accoglienza; oltre 300 invece erano persone conosciute dai servizi e dalle associazioni che operano in strada, cioè persone che vivevano abitualmente sul territorio comunale. Il resto sono risultati individui non conosciute, probabilmente provenienti da altri comuni e che utilizzavano soltanto i servizi dell’accoglienza invernale.

fonte: http://www.firenzetoday.it/cronaca/accoglienza-invernale-2010-senzatetto-firenze.html