martedì 14 dicembre 2010

IL freddo tonifica!!

Arriva il gelo, ma i clochard
non avranno tende per la notte

La Croce rossa non vuole più gestire le strutture all'aperto per utilizzare gli operatori di strada

Palazzo Marino: i dormitori sono pronti per l'emergenza, ma sui rifugi ci riserviamo di decidere

Dopo settimane di pioggia e gelo, nei prossimi giorni le temperature in città scenderanno ancora fino a 9 gradi sotto lo zero, ma nei luoghi dove l’anno scorso erano state montate le tende per i clochard non è stata realizzata alcuna struttura. Il Comune prenderà una decisione sulla possibilità di montare i capannoni riscaldati per i senzatetto la prossima settimana, ma la Croce rossa ha già annunciato che questa soluzione non è la migliore e che quest’anno si cercheranno strade alternative: «Otto uomini per notte nelle tende possono essere valorizzati meglio — dice Alberto Bruno, presidente della Croce rossa provinciale — I risultati dello scorso anno sono stati ottimi, ma lo stesso personale si può impiegare con risultati migliori, lavorando in sinergia con le altre associazioni in giro per la città. Sceglieremo come muoverci d’accordo con il Comune».

Anche per Palazzo Marino le tende riscaldate sono un’opzione secondaria rispetto alle strutture di accoglienza, dove l’amministrazione prevede di ospitare mille e 500 senzatetto. In più, ci sono difficoltà oggettive, come per esempio la presenza dei cantieri al cimitero Monumentale, dove lo scorso anno erano state montate diverse tende, e l’esperienza negativa dello scorso anno in Centrale: «Lì non verranno montate sicuramente — assicura già da ora l’assessore alle Politiche sociali Mariolina, Moioli — lo scorso inverno sono state ricettacoli di ubriachi e violenti, tanto che è sempre stata necessaria la presenza delle forze dell’ordine. In più hanno attirato molte persone che di solito non gravitavano a Milano».

Una decisione definitiva sarà presa solo la settimana prossima con un incontro a Palazzo Marino tra l’assessore e gli esponenti del Terzo settore. Già da ora il Comune ha predisposto gli interventi del piano Freddo, di cui lo scorso inverno hanno usufruito 14mila persone. I centri messi a disposizione fino a marzo 2011 saranno quelli di viale Ortles, i dormitori della fondazione Fratelli di San Francesco, oltre ai centri diurni della Caritas ambrosiana, dell’opera Cardinal Ferrari, della fondazione Exodus e della fondazione Cuore immacolato di Maria, la struttura in passato gestita da Fratel Ettore. Il totale dei posti per i clochard sarà di circa 1.500.

Oltre ai ricoveri, il Comune conta sull’attività dei Medici volontari italiani, che svolgeranno screening diagnostici prima degli ingressi nei centri di accoglienza e della onlus del Banco alimentare per la distribuzione di cibo. Previsto anche la presenza dei volontari del Banco Farmaceutico per garantire i medicinali alle strutture che accolgono le persone in stato di grave emarginazione e senza fissa dimora. Anche se non ci saranno le tende, nelle diverse stazioni della città, al Monumentale e nelle vie del Centro verranno distribuiti sacchi a pelo, coperte di lana, biancheria intima, grazie all’opera delle associazioni che tradizionalmente si muovono su unità mobili e camper. Ci saranno anche quest’anno Caritas Ambrosiana, comunità di Sant’Egidio e City angels.

fonte: http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/13/news/arriva_il_gelo_ma_i_clochard_non_avranno_tende_per_la_notte-10161894/

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