giovedì 24 settembre 2009

Consiglio letterario!

DIARIO DI UN CLOCHARD

ritratto di Piermauro

Prefazione

Il ritrovamento casuale di un vecchio manoscritto abbandonato in una cantina, porta Sandro, il figlio di Giovanni a ,vivere mentalmente una storia che ha dell’incredibile.
Il giovane, fino all’ultima pagina non capisce quanto ci sia di romanzo e quanto di realtà.
DIARIO DI UN CLOCHARD tenta di far vedere uno spaccato della società in cui viviamo, da una prospettiva diversa: attraverso gli occhi di un uomo della strada, di un senzatetto.
Questo racconto tratta di una spiacevole disavventura cui andò incontro Giovanni, una persona comune dalla vita normalissima. Tale incidente lo portò, purtroppo, sui marciapiedi senza memoria. Visse con un forte desiderio di vendetta nei confronti di coloro che gli fecero del male, ma imparò a valorizzare le cose semplici che noi tutti abbiamo sotto gli occhi quotidianamente.
Le molte amicizie che nel frattempo si era coltivato, diedero un forte contributo al ritrovamento della sua famiglia e della sua identità.
Giovanni era però, un uomo che doveva sentirsi libero. Viveva in un perenne stato d’inquietudine e di contraddizione, in conflitto con sé stesso. Da un lato era vivo in lui il desiderio della famiglia, dall’altro il bisogno di libertà: un sentimento che lo portò a vivere quasi serenamente il suo vagabondare, salvo per i diversi incidenti di percorso.
Questo è il racconto di una storia ipotetica di cui è vittima un uomo normale con una famiglia normale.
Gli scenari e i nomi dei soggetti sono completamente inventati. Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è del tutto casuale.

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