venerdì 14 novembre 2008

Siamo alla follia!!

Rimini, ignoti danno fuoco a un barbone che dorme: è grave

Si è svegliato avvolto dalle fiamme, non è in pericolo di vita

Roma, 11 nov. (Apcom) - Una torcia umana, questo ha visto la ragazza che in auto passava questa notte per la via Flaminia a Rimini. L'uomo, completamente avvolto dalle fiamme, che gridava tra gli alberi del viale è un clochard, intorno alla mezzanotte e mezza qualcuno, ignoti o un ignoto, l'ha cosparso di liquido infiammabile mentre dormiva su una delle panchine che costeggiano il viale alberato. Ustioni di secondo e terzo grado, ma l'ultimo bollettino medico, spiega la questura di Rimini che indaga - per fortuna rassicura: è grave ma non è in pericolo di vita. Le volanti della questura di Rimini, allertate dai soccorritori che hanno chiamato anche i vigili del fuoco, quando sono arrivate hanno trovato il barbone coperto di ustioni, in stato confusionale, ha detto di essere di Taranto, di avere 46 anni. Ha raccontato che dormiva, e di essersi svegliato per le fiamme. Gli agenti hanno trovato lì vicino una bottiglia vuota che odorava di gasolio o benzina, un carburante, comunque un liquido infiammabile. Ma lui dormiva e non ha visto nessuno lì vicino. Non sa chi e come abbia potuto fare questo. Il 118 ha soccorso l'uomo, l'ha portato all'ospedale di Rimini, qui è stato medicato per ustioni di secondo e terzo grado, soprattuto nella parte bassa del copro, sulle gambe, ma anche il viso è stato bruciato dalle fiamme. I medici, vista la gravità, hanno deciso il trasferimento al centro grandi ustionati dell'ospedale di Padova. L'ultimo bollettino dei medi è però rassicurante perchè - spiega la questura - pur restando gravi le sue condizioni, non è in pericolo di vita. La polizia di Rimini indaga su chi abbia potuto dar fuoco al clochard inerme, per ora i responsabili sono sotto la voce 'ignoti' o ignoto', in quanto non si esclude che ad agire possa essere stata anche una sola persona. Anche chi sia il barbone ancora non è certo, potrebbe essere Andrea Rizzo, un clochard conosciuto dai volontari, ma la polizia sta eseguendo degli accertamenti per avere dei riscontri oggettivi sulla sua identità. Resta infine inspiegabile il motivo di tanta atrocità.

Il Riformista - 11/11/2009

2 commenti:

Unknown ha detto...

Sì, avevo letto questa notizia assurda e ancora resto senza parole.
E' pazzia.
Fa paura...
Non mi sento una di quelli che prova pena per le persone che vivono per strada. Provo per loro un profondo rispetto, esattamente uguale a quello che provo per tutte le altre persone, semplicemente per il fatto che sono persone come me.
Eppure rimango esterrefatta ogni volta...mi rimane sempre difficile pensare che esista qualcuno veramente "cattivo". Poi leggi di queste barbarie e come puoi non cominciare a convincertene...?

Ciao Mirko,
a presto
Eleonora

Anonimo ha detto...

Spesso non è questione di cattiveria ma, ancor più grave, è il non accorgersi del valore della vita in qualsiasi forma essa è vissuta...!
L'educazione, il rispetto, valori che sempre più spesso non si sà più cosa siano.....
La vita non ha più un valore da rispettare e conservare come un bene prezioso piuttosto spesso non sappiamo come mai siamo al mondo.....
forse per dar fuoco a un pover uomo che dorme tranquillo.....
Ciao Eleonora