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venerdì 23 dicembre 2011

Eh bravi lecchesi !


Lecco – Non si è fatto attendere il sostegno dei lecchesi al progetto “Un tetto per tutti”, che fino al 15 marzo 2012 vedrà accolti numerosi “senzatetto” nei tre moduli abitativi collocati nello spiazzo all’incrocio tra via Ongania e via San Nicolò, in grado di ospitare in tutto ventidue persone a notte.
CONTRIBUTI ANONIMI. Due realtà private, nell’anonimato, hanno offerto il loro contributo, che si aggiunge a quello dei soggetti promotori del progetto, tra cui il Comune di Lecco, la parrocchia di San Nicolò, i volontari della Protezione Civile, che hanno allestito i container, quelli della Croce Rossa e altre realtà associative, ma anche molti cittadini che hanno risposto all'appello del Comune.
BRIOCHES A COLAZIONE. Dal Comune fanno infatti sapere che un’agenzia assicurativa di Lecco ha “regalato” l’assicurazione necessaria per coprire eventuali danni al materiale o verso terzi durante l’intero periodo del progetto, occupandosi gratuitamente, tra l’altro, di tutte le pratiche necessarie. Un’azienda dolciaria lecchese ha invece dato la disponibilità a regalare ogni mattina le brioches per la coalizione degli ospiti.
MANO PREZIOSA. "Si tratta di due piccoli gesti – spiega l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lecco Ivano Donato - che dimostrano, ancora una volta, il grande spirito di accoglienza e solidarietà della nostra città. Questo progetto, partito per la prima volta lo scorso anno, non sarebbe possibile senza il sostegno delle associazioni, dei gruppi e dei cittadini, ciascuno dei quali sta dando una mano preziosa. Speriamo che diventi davvero un appuntamento fisso di solidarietà, che in questo periodo natalizio assume un valore ancora più significativo".

23 dicembre 2011

fonte:  http://www.corrieredilecco.it/dettaglio.php?id=NjU2&idc=Mg==&idc2=Nw==

lunedì 2 febbraio 2009

Un altro urlo

Olgiate, morto per il freddo in un albergo in ristrutturazione

OLGIATE MOLGORA - È morto, solo, per il freddo, molto rigido nella notte tra venerdì e sabato, nel rifugio notturno di fortuna che aveva trovato in questi ultimi giorni. Da qualche notte dormiva infatti all’interno di un cantiere edile vicino alla stazione ferroviaria di Olgiate. Giuseppe Tacconi, 75 anni, ufficialmente residente a Villa d’Almè nella bergamasca era molto conosciuto nel meratese. La sua famiglia originaria è di Cernusco ed è la famiglia dell’ex consigliere regionale Renato Tacconi. E a Cernusco l’uomo aveva ancora la madre nell’abitazione della quale negli ultimi mesi andava spesso a dormire. Era infatti senza fissa dimora ed era tornato nel meratese dalla bergamasca circa tre anni fa. Prima ospite per circa due anni dalla casa di accoglienza della parrocchia di san Zeno fino a qualche mese fa e poi per quello che si può sapere dormiva un po’ a Cernusco e un po’ nel cantiere olgiatese di via Stazione.

venerdì 28 novembre 2008

E' questione di sicurezza!

LECCO SOTTO TIRO L' ORDINANZA ANTI CLOCHARD DEL SINDACO CHE SI DIFENDE: «QUESTIONE DI SICUREZZA».

La Chiesa: «Serve accoglienza non panchine più strette»

LECCO - «Le panchine anti-clochard sono un' ipocrisia. Sono un deterrente che non risolve il problema: i senzatetto e gli immigrati vanno integrati, non allontanati». Così il prevosto di Lecco, don Franco Cecchin. «Il decoro e il rispetto dei luoghi pubblici vanno bene, ma i poveri non sono indecorosi. Capisco il dovere istituzionale del sindaco, ma non è solo con un' ordinanza che si fa rispettare l' ordine e si accresce il senso civico. Serve una politica dell' accoglienza e dell' assistenza», gli fa eco il vicario episcopale, monsignor Bruno Molinari. La Chiesa insorge sul caso delle nuove panchine alle fermate dei bus, più strette in larghezza e lunghezza, così i clochard non possono trasformarle in un giaciglio, e boccia l' ordinanza del sindaco leghista, Antonella Faggi, che «vieta di sistemare giacigli» nei luoghi pubblici e di chiedere l' elemosina in piazze e parcheggi. Pena una multa fino a 500 euro o la confisca delle offerte. Il sindaco si difende: «Mi arrivano decine di mail e telefonate di protesta contro quelle persone moleste, che ti tirano per la giacca o che dormono in pieno giorno sulle panchine. Finora non si è verificato nessun episodio di intolleranza o violenza, ma occorre prevenire». La Lega Nord, anche nel consiglio comunale dell' altra sera, ha denunciato l' insofferenza e il fastidio di tanti verso accattoni ed extracomunitari che bivaccano sotto le pensiline dei bus, in riva al lago o nei parcheggi. A fianco del sindaco è intervenuta l' azienda «Linee Lecco», che ha siglato un accordo con una multinazionale per rivoluzionare le 45 pensiline alle soste dei bus. «Non vogliamo che diventino un letto per i senzatetto - dice Fabio Dadati, presidente di "Linee Lecco" e consigliere provinciale di An - E non è vero che sono piccole, rispettano le dimensioni fissate dalla Unione europea». Sulle panchine anti-clochard, tuona Alfredo Marelli (Pd): «Siamo all' assurdo. Il Comune sbandiera le panchine più piccole ed eleva le multe a chi chiede l' elemosina, ma in realtà nasconde l' incapacità di varare una politica dell' integrazione, dell' accoglienza e di aiuto anche per le nuove povertà frutto della crisi economica». Lancia un appello al Comune don Cecchin: «Non ci escluda dalle politiche dell' assistenza e dei servizi sociali. A Lecco c' è bisogno di un dormitorio pubblico. Se non lo faranno le istituzioni pubbliche, ci penserà la parrocchia».

Paolo Marelli

26 novembre 2008 - Corriere della Sera