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domenica 27 settembre 2009

ROMA: CIRCA 6MILA I 'SENZA FISSA DIMORA', 40% SONO ITALIANI

(Adnkronos) - Dei Senza fissa dimora si occupa da tempo l'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, che in collaborazione con una Rete di associazioni fornisce assistenza non solo medica, ma sociale e 'umana' a chi non ha una casa. Un impegno che nasce anche in conseguenza di una 'necessita'' sorta quasi per caso: nel corso della ristrutturazione di alcuni fabbricati del complesso dell'Azienda, si e' preso atto che tali fabbricati e parte dei sotterranei erano stati utilizzati da decine di clochard, spesso passati a questo rifugio dopo essere stati degenti dell'ospedale. E' stata questa scoperta a dare vita, all'inizio del 2008, alla 'Casa' che oggi li assiste. Venuta in contatto con la realta' della 'Casa' e con l'impegno del San Camillo Forlanini per i Senza fissa dimora, Commercity, una 'Citta' della Distribuzione' che sorge nei pressi della nuova Fiera di Roma, ha voluto avviare il progetto annuale 'Non solo tetto', che permettera' di fornire all'Azienda molti materiali di consumo, abbigliamento, generi di prima necessita' per gli assistiti. Nell'iniziativa verranno coinvolte 170 aziende di vari settori merceologici, gia' in opera col San Camillo Forlanini per fornire periodicamente i materiali necessari per aiutare i Sfd anche dopo l'intervento medico, e permettere loro di avere vestiti nuovi e puliti, il minimo necessario per l'igiene personale o per coprirsi quando c'e' molto freddo. Il progetto 'Non solo tetto' si basa anche sulla collaborazione della Rete della Solidarieta', una rete creata dalle decine di associazioni di volontariato che collaborano col San Camillo Forlanini e che contribuiranno all'iniziativa, tra le quali Sanes, Salvamamme, San Vincenzo De Paoli, Aspro, Amici, Aidass, Croce Rossa, Evergreen, Bianco Airone, Aned, Abio, Malati di Reni, Cittadinanzattiva, Ryder, Avo, Alba, Acti, Fidic, Prometeo Tre, Arvas, Fand, Epac e Comunita' di Sant'Egidio.

Il Riformista

giovedì 24 settembre 2009

Bellissima!!

Clochard il vagabondo dell'Anima

di Vincenzo Capitanucci



Il fiume della città delle luci intorno a me scorre

i miei sogni colorano d’azzurro

la fredda dura banchina del mondo la bottiglia di vino vuota nella quale fra due cartoni dormo

nell'isola di Notre-Dame

ho il mio petto nel centro del Cuore!!!!

Consiglio letterario!

DIARIO DI UN CLOCHARD

ritratto di Piermauro

Prefazione

Il ritrovamento casuale di un vecchio manoscritto abbandonato in una cantina, porta Sandro, il figlio di Giovanni a ,vivere mentalmente una storia che ha dell’incredibile.
Il giovane, fino all’ultima pagina non capisce quanto ci sia di romanzo e quanto di realtà.
DIARIO DI UN CLOCHARD tenta di far vedere uno spaccato della società in cui viviamo, da una prospettiva diversa: attraverso gli occhi di un uomo della strada, di un senzatetto.
Questo racconto tratta di una spiacevole disavventura cui andò incontro Giovanni, una persona comune dalla vita normalissima. Tale incidente lo portò, purtroppo, sui marciapiedi senza memoria. Visse con un forte desiderio di vendetta nei confronti di coloro che gli fecero del male, ma imparò a valorizzare le cose semplici che noi tutti abbiamo sotto gli occhi quotidianamente.
Le molte amicizie che nel frattempo si era coltivato, diedero un forte contributo al ritrovamento della sua famiglia e della sua identità.
Giovanni era però, un uomo che doveva sentirsi libero. Viveva in un perenne stato d’inquietudine e di contraddizione, in conflitto con sé stesso. Da un lato era vivo in lui il desiderio della famiglia, dall’altro il bisogno di libertà: un sentimento che lo portò a vivere quasi serenamente il suo vagabondare, salvo per i diversi incidenti di percorso.
Questo è il racconto di una storia ipotetica di cui è vittima un uomo normale con una famiglia normale.
Gli scenari e i nomi dei soggetti sono completamente inventati. Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è del tutto casuale.

sabato 19 settembre 2009

Continua la storia!!

Senza tetto, verso una raccolta di firme a favore

Debora Badinelli - 19 settembre 2009 - Secolo xix

Una “contro-petizione” per dare voce a chi non è contrario alla mensa dei poveri. La proposta arriva da persone che, negli anni, hanno sostenuto i frati cappuccini di Portobello a Sestri Levante e non condividono la mobilitazione contro i senzatetto utenti della mensa dei poveri gestita dai religiosi. «È pazzesco sostenere che queste persone deturpano la città - dice prete Rinaldo Rocca, presidente del Villaggio del ragazzo - C’è chi pensa a una “contro-petizione” per consentire ai sestresi che la pensano diversamente dai promotori della petizione, avviota per allontanare i poveri, di potersi esprimere. Mi sembra una buona idea: se prenderà forma, la sosterrò. Mi indigna notare - aggiunte il sacerdote - che di fronte a un problema di povertà che sta crescendo si pensi al decoro urbano. Ai poveri va almeno riconosciuto il diritto di esistere».

A proposito di decoro prete Rocca ricorda un episodio risalente al Duemila. «Quando posammo una croce sul Monte Zatta - racconta - ci fu qualcuno che disse che le croci deturpano il paesaggio. Un’esagerazione? Chissà, però la polemica degli ultimi giorni mi ricorda quel vecchio episodio». Prete Rocca, come già aveva fatto nel suo intervento di ieri monsignor Calogero Marino, vicario diocesano, si richiama al Vangelo e al diritto al pane. «È urgente capire che la fame aumenta anche tra le persone “normali” - spiega - tra quelle che perdono il lavoro, hanno lo sfratto, sono sole, anziane. Casi della vita che possono generare l’esistenza vagabonda che vediamo nelle nostre strade. Di fronte al dilagare della povertà è necessario una prova di solidarietà, fraternità e accompagnamento. Prima si pensa al pane e poi, casomai, si cerca un posto alternativo per la mensa». Il presidente del Villaggio racconta alcune sue esperienze personali a contatto con persone che non hanno nulla o stanno perdendo ciò che avevano. Esperienze che lo hanno indotto a pensare a una struttura di accoglienza per senzatetto. Un dormitorio da realizzare in una porzione del complesso della comunità Chiarella di Sampierdicanne, a Chiavari, al pianterreno della cosiddetta “Agricola”. Un presidio (l’unico tra Genova e La Spezia) che offra risposte immediate, ma di breve durata per far fronte all’emergenza. Un progetto che prete Rocca ha condiviso con la diocesi e la Caritas di Chiavari, i distretti socio sanitari della Asl 4 chiavarese. «Spero di poterlo presentare al più presto al Comune di Chiavari», spiega.

«Siamo disponibili a parlarne - dice il sindaco, Vittorio Agostino - ma sarà fattibile solo se rispetterà le leggi urbanistiche vigenti».

giovedì 17 settembre 2009

Via la mensa dei poveri!!

Polemica a Sestri sui clochard

17 settembre 2009
Sara Olivieri - Secolo xix


«La mensa per ora rimane qui. Viste le resistenze, continuiamo con il servizio di sempre». Annuncia così, Padre Marco, Superiore del Convento dei Cappuccini di Sestri, la riapertura della mensa per i poveri, nella sede di Portobello, che dal 5 ottobre riprenderà a sfornare e distribuire pasti gratuiti. Una trentina circa. E sempre in aumento.


Nessuno spostamento quindi, almeno per ora. A ipotizzare il decentramento del servizio di carità era stato, nei giorni scorsi, il sindaco Andrea Lavarello, in risposta a quanti lamentano la presenza costante di gruppi di senzatetto nei giardini pubblici Mariele Ventre e, più in generale, nel centro storico di Sestri. Tuttavia, Padre Marco afferma che quell’idea, frutto di un confronto con l’amministrazione comunale, è già tramontata: «Nella ricerca di un posto alternativo abbiamo avvertito forti resistenze da parte della cittadinanza ad accogliere la mensa e i suoi utenti. Resistenze che ci hanno fatto desistere dal continuare oltre. Il problema di fondo è che i poveri non li vuole nessuno». Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di potenziare la mensa attuale, adeguando i locali interni al convento e dotandoli di servizi igienici di cui i senzatetto possano usufruire. «C’è bisogno di strutture - aggiunge Padre Marco – e di forme di collaborazione con il Comune, gli istituti di carità e i volontari. Il problema non è spostare i poveri, ma accoglierli nel modo più degno possibile». Finora, gli interventi sono stati lasciati nelle mani dei vigili urbani che, a chiamata o durante i sopralluoghi, si sono occupati di imporre temporanei allontanamenti e di controllare i documenti. Ma una parte dei cittadini chiede provvedimenti di rigore. Le ultime segnalazioni arrivano dal presidente del Civ, Paolo Revello: «Sporcizia, escrementi lasciati dal gruppo di senzatetto che staziona indisturbato, ora anche siringhe. E l’amministrazione comunale che fa?». Alle proteste si accoda il presidente dell’Ascom di Sestri, Ermes Paterlini: «Ci sono norme civili che regolano una comunità e a cui tutti devono conformarsi. Non è discriminazione: una soluzione va trovata». Annunciata anche una raccolta di firme per sottoscrivere tre precise richieste: l’allontanamento dei senzatetto e l’immediato ripristino della salubrità, della sicurezza e del decoro urbano; l’istituzione di un costante servizio di controllo e vigilanza nel parco Mariele Ventre e in tutta la città; la recinzione e la chiusura del parco di notte. «Il problema è sotto gli occhi di tutti – dice Gianni Traversaro, ex sindaco di Sestri nel biennio 1993-94 e promotore della petizione – si trascina da troppo tempo, ma nessuno se ne è mai fatto carico. Non è un attacco all’amministrazione, ma una richiesta di attenzione. Abbiamo segnalato i problemi a marzo, con lettere protocollate al Comune, ai vigili, all’Asl senza ottenere uno straccio di risposta. Una decisione va presa». Sul caso clochard è intervenuto anche il consigliere del Pdl Marco Conti, sollevando dubbi sull’efficacia degli educatori di strada: «Non si può scaricare tutto sull’apertura estiva della mensa. Il distretto socio-sanitario e l’Asl 4 dovrebbero mettere in atto misure concrete a tutela dei senzatetto perché il fenomeno non riguarda solo Sestri». Il consigliere de “La sinistra unita per Sestri”, Vincenzo Gueglio, si dice pronto a collaborare con l’amministrazione per cercare una soluzione: «Il dibattito è lo specchio di questi tempi – dice -. Il problema non si risolve ignorandolo, ma forse facendo uno sforzo per capire chi sono questi senzatetto e come si possono aiutare». Tra chi chiede di non esasperare il problema c’è Marzio Meschi, un nonno di Sestri che frequenta il parco con i nipoti: «Quello che temo è che, per allontanare i senzatetto, il parco venga chiuso. Forse una forma migliore di controllo potrebbe arrivare dai frequentatori stessi e dalla presenza costante dei vigili».

lunedì 14 settembre 2009

sabato 12 settembre 2009

Hamilton alla homeless world cup.

Hamilton era all'Arena per incontrare alcuni dei giocatori delle 48 squadre dei senzatetto che partecipano al torneo, ha posato con loro per delle foto, ha firmato autografi e poi ha dato il calcio d'inizio dell'incontro tra Inghilterra e Portogallo. La Homeless World Cup, alla settima edizione, usa il calcio per aiutare i senza dimora a cambiare vita. Quest'anno si svolge a Milano e tra gli sponsor di questa iniziativa c'è la Vodafone (main sponsor della McLaren) Foundation. Di qui l'idea di portare Hamilton a dare il calcio d'inizio. "Una bella esperienza - ha detto Hamilton - incontrare questi ragazzi mi ricorda i miei inizi, anch'io sono partito dal basso e sono arrivato a vincere il Mondiale di F.1. Posso solo dire che sono la testimonianza che non bisogna mai arrendersi per realizzare i propri sogni".

Risultati:

Italy (11) v (5) Croatia

Italy (8) v (5) Denmark

venerdì 11 settembre 2009

Nessun Commento!!!


Clodogame Videogame sui clochard in francia è polemica

Il gioco (su clodogame.fr) ha per obiettivo far diventare ricco un barbone grazie a furti e violenze. Contrari Ong e governo: “Si usa la sofferenza per farsi pubblicità”.

Risultati

Risultati 9 settembre

Italy (6) v (6) Wales


Risultati 10 settembre

Switzerland (8) v (8) Italy

Cambodia (7) v (9) Italy

martedì 8 settembre 2009

Risultati mondiali homeless - Milano

Risultati 7 settembre

Italy (7) v (1) Philippines

Luxembourg (3) v (4) Italy ( cliccare link per breve cronaca della gara )


Risultati 8 settembre


Italy (5) v (9) Romania

Italy (5) v (9) Romania

domenica 6 settembre 2009

Forza Italia!!

Parte la Homeless World Cup, all'Arena il calcio d'inizio

Una settimana di match di street soccer decreteranno la squadra campione del mondo dei senza tetto: 48 Paesi impegnati, 500 giocatori in campo per debellare un disagio sociale sempre più crescente. Gara inaugurale tra Italia e Ghana

06 settembre, 2009
La Homeless Wolrld Cup al via, 48 Paesi si sfideranno a street Soccer nello scenario dell'Arena Civica di Milano

Scatta oggi a Milano la settima edizione della Homeless World Cup, che fino al 13 settembre vedrà impegnati 500 giocatori provenienti da 48 nazioni. In palio, nello storico scenario dell'Arena Civica, il titolo mondiale di calcio street soccer per squadre composte di senzatetto. Le formazioni presenti rappresenteranno tutti e cinque i continenti del globo, comprese Argentina e Brasile, Inghilterra e Germania, Australia e Cambogia, Hong Kong e India, Ghana e Malawi. L'Italia, due volte campione, cercherà di riconquistare il trofeo che, grazie al potere positivo del calcio permette ai senzatetto di cambiare la propria vita.

"La Homeless World Cup - spiegano i promotori - è un torneo di livello mondiale che usa il calcio come un catalizzatore per incoraggiare le persone senza dimora a cambiare la loro vita. E per cambiare l'attitudine di governi, media, cittadini e opinion leader nel trovare soluzioni sempre migliori per combattere l'homelessness in tutto il mondo. Lo facciamo organizzando un torneo di livello mondiale che unisce squadre di persone senza dimora nel cogliere l'opportunità di una vita per rappresentare la propria nazione, e incentivando e sviluppando progetti locali di football in oltre 70 nazioni che coinvolgono 30mila giocatori homeless durante tutto l'anno. La nostra missione è coinvolgere oltre un milione di giocatori in 75 nazioni e farli partecipi dei benefici che il calcio può offrire; e diventare inoltre la più accreditata organizzazione che usa lo sport come motore di cambiamento sociale nel mondo".

domenica 19 aprile 2009

L'esperimento di attori e cantanti a Parigi:
vestiti lisi, trucco sfatto,ignorati dai passanti,
si sono fatti riprendere per strada e fuori le chiese .

Star clochard per un giorno"Un mondo disumano"


La pagina del quotidiano Le Parisien

PARIGI - Una coperta per sedersi sull'asfalto, una ciotola per raccogliere i soldi, i vestiti lisi e il trucco sfatto. Qualche sacchetto di plastica con un po' di cibo e scatole. E' il corredo affidato a quattro artisti francesi che hanno accettato per un giorno di vivere da clochard. La cantante Lara Fabian, gli attori Fiona Gélin e Bruno Wolkovich e lo scrittore Marek Halter si sono immedesimati per qualche ora nella pelle di un senzatetto e sono stati ripresi da una telecamera nascosta che ha osservato la reazione della gente. Sono loro i primi ad aver aderito all'iniziativa lanciata da "Paroles de femmes", un'associazione francese che milita per i diritti delle donne sfrattate o senza casa. Lara Fabian, conosciuta in Italia per il singolo "Adagio" e per un duetto con Laura Pausini, è arrivata di primo mattino nel diciassettesimo arrondissement, uno dei quartieri più chic della capitale francese. Dopo un sapiente trucco e un cambio di vestiti che l'hanno resa irriconoscibile, si è seduta su uno scalino all'ingresso del metrò e ha aspettato per ore qualcuno che si chinasse a darle l'elemosina. Inutilmente. La cantante ha allora deciso di intonare qualche canzone ma l'effetto non è cambiato molto. "Ho avuto l'impressione di essere stata per un po' solo un pezzo di carne buttato in mezzo a un mondo disumano" ha detto con enfasi Fabian. Lo stesso sguardo indifferente dei passanti ha accompagnato le giornate sul marciapiede passate anche dai due attori e dallo scrittore Halter. "Voglio scuotere le autorità", ha detto Olivia Cattan, responsabile di "Paroles de femmes" che ha tra le sue "ambasciatrici" anche Isabelle Adjani. Durante questo inverno oltre 6000 senzatetto sono morti di freddo nelle strade, senza poter trovare riparo. Lunedì il video della "giornata da clochard" dei vip sarà messo online. Presto, ha annunciato Cattan, altre personalità parteciperanno a questa sorta di "performance" che dovrebbe permettere di scuotere le coscienze.

(18 aprile 2009) - La Repubblica