mercoledì 22 ottobre 2008

Storie di ordinaria follia!

PIAZZA DAMIANO CHIESA - Livorno

Il gruppo ha circondato lo straniero mentre stava chiedendo l'elemosina, poi sono iniziate le violenze.

Giovane clochard di origine ceca aggredito da una quindicina di ragazzini, poi fuggiti in scooter.

LIVORNO - Un'aggressione gratuita. Da parte del branco, l'unica forza di una quindicina di ragazzi, alcuni armati di bastone, tutti armati di prepotenza. Botte apparentemente date senza motivo e per giunta pochi minuti dopo che il sole era calato, con le auto che continuavano a passare a pochi metri. Ma loro non si sono preoccupati di niente. Hanno picchiato e picchiato ancora, finché qualcuno non dev'essersi accorto che era l'ora di andare e quindi ha lanciato la ritirata. Un'esecuzione, un duello impari tra chi era forte del proprio scooter con il quale scappare e del gruppo del quale faceva parte e chi invece stava semplicemente chiedendo l'elemosina, emigrato e ultimo della società. A terra è rimasto un senzatetto originario della Repubblica Ceca che in serata si trovava ancora ricoverato al pronto soccorso per le cure e gli accertamenti del caso. Tutto è successo ieri, intorno alle 19,15 in piazza Damiano Chiesa, a Colline. A due passi la filiale della Cassa di Risparmi. E poi il semaforo al quale si fermano molte auto ogni minuto. Tuttavia gli agenti dovranno spiegare, sconsolati, che le persone presenti al momento del loro intervento erano "particolarmente reticenti". Nessuno aveva visto o sentito niente. Nessun segno particolare. Né lo scooter, né il colore, né una cifra della targa. I fatti, dunque. Il gruppo di circa 15 ragazzi si avvicina improvvisamente allo straniero che sta chiedendo l'elemosina, in ogni caso, dicono i soccorritori, si faceva i fatti suoi. Circonda il giovane (27 anni). Poi partono le botte. I ragazzi (che vengono definiti "ragazzini", dunque verosimilmente anche minorenni, visto anche che viaggiavano a bordo di "cinquantini") iniziano a colpire a mani nude, con i calci, ma spuntano anche bastoni, piccole spranghe. Dura tutto qualche manciata di secondi. Il tempo di provocare un bozzo in testa allo straniero. Poi qualcuno chiama la polizia. Sul posto arrivano due volanti, una delle quali seguirà il ferito all'ospedale per sentire il suo racconto, mentre l'altra inizia a girare per cercare di individuare gli aggressori. Lo straniero pestato, invece, è stato portato all'ospedale, anche se a fatica visto che era particolarmente riottoso nei confronti degli agenti e del medico del 118. All'ospedale gli sono stati applicati alcuni punti di sutura in testa, dove presentava anche un bernoccolo per il quale i medici hanno effettuato anche ulteriori esami. E' rimasto l'intera notte in osservazione. La polizia cerca intanto i suoi aggressori.

di Diego Pretini - Corriere di Livorno 20/10/2008

Nessun commento: