martedì 30 marzo 2010

Che mito!!!

Torino, un clochard trova e restituisce portafogli con 1.100 euro

homeless

29 marzo 2010

A Torino, tra una panchina e un marciapiede della stazione ferroviaria d'Ivrea, un clochard di 60 anni ha trovato un portafogli con 1.100 euro in contanti e lo ha consegnato agli agenti del commissariato. Giuseppe V., nonostante le difficili condizioni in cui vive, ha preferito essere onesto piuttosto che lasciarsi prendere dalla tentazione di intascare quel denaro.

Dopo aver trovato il portafogli , il senza tetto si è recato al commissariato di Ivrea dove ha chiesto di parlare con gli agenti. A loro il clochard ha consegnato il portafogli e poi ha fatto ritorno alla sua panchina. Gli agenti, dopo averlo rifocillato, gli hanno promesso che avrebbero rintracciato il proprietario del portafogli.

In breve i poliziotti hanno effettivamente trovato l'uomo che ha deciso di premiare il clochard per la grande onestà dimostrata.


fonte: http://magazine.excite.it/news/41307/Torino-un-clochard-trova-e-restituisce-portafogli-con-1100-euro

domenica 28 marzo 2010

Favolosa vendita!

Favolosa vendita nel negozio online di Zattera e Gommone!

http://clochard.sitiwebs.com/page7.php

sabato 27 marzo 2010

Non è un film.....!!!

Arancia Meccanica in città a Firenze.
Clochard preso a cinghiate

Un barbone è stato aggredito e picchiato ieri sera da un gruppo di ragazzi ventenni: due denunciati.

L'uomo ha riportato una ferita alla testa

Foto tratta dal film Arancia Meccanica

Foto tratta dal film Arancia Meccanica

FIRENZE - Quasi come in Arancia Meccanica, ma siamo a Firenze e non è un film: un barbone è stato aggredito da alcuni ragazzi mentre stava dormendo. È accaduto ieri sera, poco dopo le 23, in via Nazionale. L’uomo aveva trovato rifugio nei pressi dell’ex cinema Apollo, nei pressi della stazione quando è stato picchiato con calci e pugni da almeno sette ragazzi, descritti snelli e con le teste rasate. Qualcuno di loro ha addirittura usato una cintura per colpire il senzatetto.

L'ALLARME - A dare l’allarme sono stati alcuni testimoni, che hanno assistito alla scena. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile che hanno fermato e denunciato due giovani per lesioni aggravate in concorso. Nei guai sono finiti un idraulico di 19 anni e un disoccupato di 20 anni, entrambi fiorentini, rintracciati vicino alla Fortezza da Basso. Il barbone — un albanese di 45 anni, senza fissa dimora — ha riportato una ferita alla testa, ma ha rifiutato le cure mediche e non ha voluto sporgere denuncia. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa ci sia alla base dell’aggressione. L’immigrato, che stava dormendo davanti all’ex cinema Apollo di via Nazionale, è stato denunciato per la clandestinità. Un testimone ha riferito che mentre i due giovani lo picchiavano, l’albanese gridava «Non sono io quello che cercate».

Simone Innocenti
25 marzo 2010 - Corriere Fiorentino.it
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/25-marzo-2010/arancia-meccanica-citta-clochard-preso-cinghiate--1602718777145.shtml

mercoledì 24 marzo 2010

Forse qualche homeless sarà curato?????


NEW YORK - "Questa non è una riforma radicale ma è una grande riforma. Questo è il vero cambiamento". Così a mezzanotte, ora di Washington, Barack Obama ha salutato lo storico voto della Camera. Un'ora prima con 219 sì contro 212 no, sotto la presidenza di Nancy Pelosi la Camera aveva approvato la sua sofferta riforma sanitaria. E' passata una legge di straordinaria portata, che dopo l'approvazione del Senato estenderà a 32 milioni di americani un'assistenza medica di cui erano finora sprovvisti. E' la fine di un incubo, 14 mesi in cui il presidente si era giocato la sua immagine su questo "cantiere progressista". Obama ce l'ha fatta su un terreno dove da mezzo secolo tutti i presidenti erano stati sconfitti. Ha affrontato una piaga sociale, che vede l'America molto più indietro degli altri paesi ricchi per la qualità delle cure mediche offerte all'insieme della popolazione. Forse il suo partito pagherà qualche prezzo alle elezioni legislative di novembre, ma i democratici hanno messo la loro firma esclusiva (senza un solo voto repubblicano) su una delle più ambiziose normative sociali del paese. 34 di loro hanno votato contro, per paura di giocarsi la rielezione a novembre, di fronte all'offensiva della destra che dipinge questa legge come la "socializzazione delle cure mediche" e l'anticamera di una bancarotta di Stato. Ma fino all'ultimo le defezioni nel partito di maggioranza hanno rischiato di essere ben più elevate.
La pattuglia più numerosa dei "dissidenti" era quella degli antiabortisti, guidati dal deputato Bart Stupak del Michigan. E' stato decisivo l'intervento di Barack Obama nelle ultimissime ore. Rinviato il suo viaggio in Indonesia, il presidente ha fatto pressione personalmente su ciascuno dei deputati incerti. Agli antiabortisti ha offerto una garanzia speciale: proprio mentre la Camera era riunita per le votazioni, ieri Obama ha firmato un "ordine esecutivo" che rafforza il divieto di usare i fondi federali per rimborsare le spese delle interruzioni di gravidanza. A quel punto Stupak e la pattuglia di antiabortisti sono passati a favore della riforma, garantendo la maggioranza per l'approvazione della legge. L'ultimo voto al Senato è previsto in pochi giorni, ed entro questa settimana Obama dovrebbe firmare la legge.
I primi effetti di questa riforma, in vigore da subito, colpiranno gli abusi più odiosi delle assicurazioni. Sarà vietato alle compagnie assicurative rescindere una polizza quando il paziente si ammala, una pratica fin qui tristemente consueta. Sarà illegale rifiutarsi di assicurare un bambino invocando le sue malattie pre-esistenti.
Diventeranno fuorilegge anche i tetti massimi di spesa, usati dalle assicurazioni per rifiutare i rimborsi oltre un certo ammontare (un costume particolarmente deleterio per i pazienti con patologie gravi che richiedono terapie costose, come il cancro). I genitori avranno il diritto di mantenere nella copertura della propria assicurazione sanitaria i figli fino al compimento del 26esimo anno di età, una norma particolarmente attesa in una fase in cui i giovani stentano a trovare un posto di lavoro (e quindi non hanno accesso all'assicurazione che di solito è connessa a un impiego stabile). Più avanti, entro il 2014, scatteranno gli altri aspetti della riforma, quelli che porteranno 32 milioni di americani ad avere finalmente diritto a un'assistenza. Di questi, la metà circa entreranno sotto la copertura della mutua di Stato per i meno abbienti, il Medicaid. Quest'ultimo garantirà cure gratuite fino alla soglia di 29.000 dollari di reddito annuo lordo, per una famiglia di quattro persone. Altri 16 milioni dovranno invece comprarsi una polizza assicurativa. Ma potranno farlo scegliendo in una nuova Borsa competitiva sorvegliata dallo Stato, e riceveranno sussidi pubblici fino a 6.000 dollari, onde evitare che l'assicurazione gli costi più del 9,5% del loro reddito. Multe salate per le aziende con oltre 50 dipendenti che non offrono l'assicurazione sanitaria ai dipendenti. Perché questo resterà comunque anche dopo la riforma il tratto distintivo del sistema sanitario americano, imperniato sulle assicurazioni private, e ben lontano dai servizi sanitari nazionali dei paesi europei.

Manca, nella riforma, quello che all'origine doveva essere l'aspetto più radicalmente innovativo: la cosiddetta opzione pubblica. Di fronte alle accuse di voler imporre un "socialismo medico di tipo cubano" - secondo uno slogan usato dalla destra populista del Tea Party Movement - i democratici hanno abbandonato quell'idea, che avrebbe creato un'assicurazione di Stato disponibile a tutti, a costi contenuti, per far concorrenza alle assicurazioni private. In compenso ci sarà una stangata fiscale sulle multinazionali farmaceutiche, per finanziare una parte dei costi della riforma.


22 marzo 2010

FEDERICO RAMPINI - La Repubblica.it

lunedì 22 marzo 2010

Un pò di cultura!!

Presentato volume ex clochard "Angelo smarrito"

Moioli: “Un libro che testimonia la possibilità di ricominciare a vivere”

Milano – “Questo libro è il racconto di una vita particolare, una vita strana, che ci lascia però un messaggio di bontà. Una speranza per tutti quelli che vogliono risalire e, aiutati a far emergere il proprio lato positivo, diventare una risorsa per sé e per gli altri”.

Lo ha detto l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli intervenendo alla presentazione del libro “Angelo smarrito” di Angelo Starinieri.

L’autore, impegnato in attività di volontariato, racconta la sua storia di manager all’apice di una sfolgorante carriera che per una serie di circostanze impreviste finisce tra gli ‘ultimi’, per poi tornare a vivere. Dopo aver vissuto tra i senzatetto di piazzale Cadorna, ha ritrovato lentamente la sua strada mettendosi al servizio dei compagni. Tornato in possesso dei suoi averi, ha ripreso l’attività professionale, senza rinunciare all’impegno a favore dei clochard, ai quali è dedicato il libro.

“Questo non è un libro sulla ricerca di sé, è la mia storia vera - ha spiegato Starnieri - . Il mio racconto vuole essere un messaggio perché tutti possiamo scivolare ma tutti possiamo rialzarci, risalire con il coraggio di colorare i giorni più sofferenti con un sorriso. La mia è una testimonianza dell’esistenza di questa possibilità. Per tutti.”

L’assessore Moioli ha anche ricordato le numerose iniziative di sostegno all’attività svolta da Angelo a favore dei senzatetto, come le mostre di pittura o la conquista del Guinness dei primati per la torta più grande del mondo, sottolineando il valore dell’operosità che “produce una scossa dentro e fa sì che si trovi l’energia in noi stessi per guardare alla vita con un sorriso”.

notizia tratta da: http://www.ladysilvia.org/ladysilvia/16083/release/0/