domenica 27 febbraio 2011

Lo scontrino?

Regala biscotti al clochard: evasione fiscale


L’altro ieri un clochard si è presentato nella pasticceria di vico dei Notari, in centro storico, e ha chiesto del cibo. Il pasticcere si è impietosito e gli ha regalato tre canestrelli. Erano rotti, non avrebbe potuto venderli e ha pensato di fare una buona azione piuttosto che buttarli nel cestino. Ma fuori dal negozio c’erano i finanzieri. E lo scontrino, per quei biscotti, non era stato rilasciato. Il titolare della pasticceria ha pagato a caro prezzo il suo gesto. Le Fiamme Gialle gli hanno elevato un verbale per mancata emissione di scontrino.

D’altra parte, la legge parla chiaro: la merce di un negozio non può essere regalata in alcun modo. Anche se si tratta di un omaggio gratuito, il commerciante è tenuto a battere uno scontrino a valore zero. Poco importa se i prodotti siano vendibili o invendibili: tutto ciò che esce da una panetteria così come da una boutique deve essere registrato.

l pasticcere non vuole fare polemica con la Guardia di Finanza: «I militari hanno fatto il loro lavoro e sono stati gentilissimi», ha detto. La legge è legge e va rispettata. Quando però c’è di mezzo la solidarietà, a volte, il discorso non è così lineare. «Prendo atto che oggi come oggi non è possibile regalare alcunché - dice il pasticcere - Nemmeno i prodotti che, per qualche difetto, alla fine della giornata, finiscono dritti nei cassonetti dell’immondizia». Anche la pietà, alla fine, deve essere registrata al fisco.

fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/02/27/AOhDU9-evasione_biscotti_clochard.shtml

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