venerdì 24 aprile 2009

Una marcia in più!!!

Talese consulente dei senzatetto

Lo scrittore distribuisce cartelli più «stimolanti» ai mendicanti. Byron Breeze, un giovane in sedia a rotelle, è soddisfatto: «Con il nuovo cartello guadagno 10-20 dollari in più al giorno»

NEW YORK — Nelle foto apparse sui giornali newyorchesi il leggendario scrittore italo-americano Gay Talese, come al solito impeccabile, consegna un cartello a un giovane homeless afroamericano in sedia a rotelle. «Per favore, appoggiate il piano di stimolo del presidente Obama. Cominciate da qui... dal fondo». L'idea, senza precedenti nell'ingessato e spesso snobistico mondo letterario newyorchese, è venuta allo stesso Talese che negli ultimi giorni si è improvvisato consulente e speech-writer per i senzatetto di New York, dando vita a una crociata personalissima per aiutare i diseredati della Big Apple a beneficiare del piano di stimolo del presidente Barack Obama. «Passeggiavo nei pressi della casa di Bernard Madoff sull'Upper East Side, quando mi sono imbattuto in un mendicante di mezza età che agitava un contenitore di plastica nella mia direzione», scrive Talese sul blog City Room del New York Times, di cui è stato corrispondente dal 1956 al 1965.
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«Dopo avergli regalato qualche dollaro gli ho chiesto se la crisi economica l'avesse toccato. Mi rispose che gli affari erano come al solito pessimi ». Qualche isolato più a sud, dopo Barney's, il suo sguardo è caduto su un altro accattone con un cartello che diceva «Homeless. Per favore aiutatemi». «E' a questo punto che ebbi l'illuminazione», scrive il padre del New Journalism. «Il messaggio aveva ovviamente bisogno di essere aggiornato con un tocco di stimolo: la parola che in questi giorni domina i titoli dei giornali». Da allora il 77enne autore di Onora il Padre e Ai Figli dei Figli gira per le eleganti strade del suo quartiere distribuendo a tutti gli homeless dei cartelli da lui compilati che fanno leva sul pacchetto stimolo di Obama per invitare i bianchi ricchi dell'Upper East Side ad aprire il portafoglio. In una New York dove secondo il «New York City Department of Homeless Services » il numero dei senzatetto è aumentato del 40% in cinque mesi, non ha avuto difficoltà a trovare clienti. «Ho consegnato quei cartelli a chiunque mi si avvicinava chiedendo soldi — prosegue — spiegando perché pensavo che la loro "economia" sarebbe stata stimolata dal mio messaggio. Illustravo come i grandi banchieri e i titani dell'auto sono riusciti a incassare gli aiuti del governo aiutati da lobbisti ed esperti di PR— incalza — ma che loro non avevano uno staff a disposizione: dovevano rimboccarsi le maniche e fare da sé». Come? «Facendo riferimento ai titoli dei giornali e alle priorità di Obama: stimolo, stimolo ». La sua strategia ha funzionato? «Ho preso i nomi e numeri di telefono dei miei clienti — replica lo scrittore —. Anche se è presto per valutarne l'effetto, sono tutti ottimisti ». Jimmy Roberts, un senzatetto che vive all'angolo tra la Quinta Avenue e la 58esima Strada l'ha ringraziato per una réclame che ha definito «molto potente». Il più soddisfatto di tutti è Byron Breeze, l'afro-americano sulla sedia a rotelle, tutti i giorni all'angolo tra la Madison e la 60esima Strada. «Ha detto che il cartello ha incoraggiato conversazioni, dibattiti ma soprattutto elemosine: ha guadagnato dieci-venti dollari più del giorno prima ». L'iniziativa, insomma, funziona.

Alessandra Farkas
19 febbraio 2009

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