lunedì 2 maggio 2011
Buon appetito!
Per dimostrarsi un futuro re "dall'animo nobile", il principe William ha infatti invitato al suo matrimonio una ragazza che viveva per strada, conosciuta nel dicembre 2009, quando aveva fatto volontariato per un'associazione che si occupa dei senza tetto.In quella occasione il principe aveva dormito per strada in un sacco a pelo (nella foto sopra), in una zona centrale londinese, per condividere l'esperienza con le persone che vivono per strada.
Shozna (nell'immagine di seguito), la ragazza senza tetto invitata al matrimonio di William, era diventata 'homeless', dopo aver subito un infarto ed una successiva operazione al cuore. Senza fissa dimora, Shozna era stata costretta a vagare per la città e chiedere ospitalità ad amici per aver un posto per dormire.
L'associazione di volontariato Centrepoint, che si occupa di aiutare le persone senza tetto ed i barboni, venuta a conoscenza delle difficoltà in cui versava Shozna, l'ha aiutata e ha portato a conoscenza del principe la sua storia.
Shozna, tuttora deve sottoporsi a terapia perchè i movimenti del suo corpo sono stati danneggiati dall'infarto.
Ma altre persone "comuni" sono state invitate alla cerimonia e la futura sposa Kate Middleton ha deciso di invitare il suo postino, dei commessi ed il proprietario del pub del suo paese natale, Berkshire.
fonte: http://breakfastinlondon.blogosfere.it/2011/04/matrimonio-william-e-kate-tra-gli-invitati-un-barbone-e-diversi-dittatori.html
venerdì 4 dicembre 2009
Nessno di noi è immune!
Gli 'ex' diventano poveri. Molti finiscono per dormire in auto e circa 500 mila tornano alle famiglie d'origine.
L'allarme arriva dall'Ami: "Le spese di mantenimento trasformano i lavoratori in veri e propri 'clochard'"
La fine del matrimonio rende poveri
Ogni anno 100mila nuovi divorziati
Separarsi o divorziare è diventato un lusso, negli ultimi dieci anni i 'nuovi poveri' sono ex mariti, ex conviventi, spesso genitori. Secondo i dati diffusi dall'Ami, l'Associazione matrimonialisti italiani, in Italia il 25 per cento degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati. Nell'80 per cento dei casi si tratta di padri obbligati a mantenere mogli e figli e che finiscono per ritrovarsi a non avere più risorse per sopravvivere. L'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Ami, spiega che ogni anno in Italia si separano circa 160 mila persone e i divorziati arrivano fino a 100 mila. "E' un fenomeno che riguarda per lo più operai, impiegati e insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano - aggiunge Gassani - trasformano i lavoratori in veri e propri 'clochard'" Molti finiscono per dormire in auto, i più fortunati (circa 500 mila) riescono a tornare ospiti delle loro famiglie d'origine. "Sono numeri che fanno rabbrividire - continua l'avvocato Gassani - Urge una nuova politica sociale che restituisca dignità a quanti sono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivono da emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo di nuovi poveri, anche iuti economici. Perché quando si perde la dignità si rischia di non essere nemmeno buoni genitori".
(3 dicembre 2009) - La repubblica
venerdì 8 maggio 2009
Viva gli sposi!!
Messina, clochard sposa direttrice di centro d'ascolto Caritas.
Il parroco che ha unito in matrimonio Hans e Silvana: "L'amore vero esiste e non conosce ostacoli"
Messina, 7 mag. - (Adnkronos) - "E' solo la conferma che l'amore vero esiste e non conosce ostacoli. Questa e' la concretizzazione dell'amore". Cosi' padre Ettore Sentimentale, parroco di San Luca Evangelista a Messina, racconta all'ADNKRONOS l'emozione provata oggi pomeriggio, quando ha unito in matrimonio Hans Falk, 56 anni e Silvana Fazio, 62 anni. Un matrimonio particolare, quello di Hans e Silvana, il matrimonio tra un clochard e la direttrice del centro di ascolto Caritas della parrocchia di San Luca a Messina.
Hans ha abbandonato la Germania per una delusione d'amore e da allora ha vagato per mezzo mondo dormendo in strada fino al suo arrivo nella citta' siciliana, proprio nella parrocchia di San Luca, per chiedere aiuto, qualche coperta per la notte e un pasto caldo ai volontari. "Silvana lo ha accolto subito -dice padre Ettore- l'ha aiutato, lo andava a trovare in strada, lo aspettava e lo accudiva. Fino a quando mi ha comunicato la sua intenzione di volerlo sposare. Non ho mai visto un cenno di tentennamento o di perplessita' in lei".
Di Hans, padre Ettore dice di non aver visto grandi cambiamenti in lui. "Era un galantuomo anche prima -racconta- quando non aveva una casa, non ha mai creato un problema. Oggi -conclude- la chiesa era gremita, tutti hanno voluto essere presenti, anche gli amici di Hans, quelli che ancora vivono in strada, tutti con la stessa gioia e con la stessa emozione".