giovedì 15 novembre 2012

Siamo tutti compresi !

La carica dei “nuovi poveri”. Mamma e papà fanno la fame


LA STORIA. La crisi ha provocato una contrazione del mercato del lavoro e messo tante famiglie in difficoltà. “Non più solo barboni ma normali impiegati con mille euro di stipendio hanno bisogno d'aiuto”. Nasce così nel 2005 Altermeridia Onlus. Obiettivo: abbattere la povertà. L'ultimo strumento: un accordo che permetterà di fornire cibo, medicine e generi di prima necessità a 1000 famiglie che vivono nei municipi V, VI, VII e VIII

“Si può vivere con 1000 euro al mese, quando 700 se ne vanno per il mutuo, 200 per le bollette e per fare la spesa ne rimangono solo 100”. Li chiama i “nuovi poveri”, Claudio Lozzi, sindacalista di professione e nel “tempo libero” presidente dell'onlus Altermeridia. “Crescono sempre di più – spiega – a causa della crisi che sta mandando sul lastrico le famiglie italiane e romane. Non sono più i barboni a bussare alla nostra porta ma il cittadino medio, il padre di famiglia che non riesce ad arrivare a fine mese. Ma a fronte dell'aumentata richiesta quelli che ci possono aiutare finanziariamente nell'attività sono sempre di meno. Come fanno 10 persone a sostenere le necessità di 1000”?

“L'associazione nata nel 2005 è pensata proprio per bloccare la povertà che si sta diffondendo in città sempre di più. In questi anni, sono cambiate proprio le persone che si rivolgono a noi: ne aiutiamo in media 500 al mese, gente comune, con lavori comuni ma con stipendi insufficienti per svolgere una vita normale. Prima venivano i senzatetto, oggi non sono più i soli a chiedere aiuto. A partire dal 2002-2003 il mercato del lavoro ha iniziato a contrarsi e coloro ad aver bisogno di sostegno hanno iniziato ad aumentare”.

“Ultimamente adempiere al ruolo scelto è diventato più difficile – spiega Lozzi – perché a fronte dell'aumentata richiesta sono diminuiti i fondi raccolti tramite i soci sostenitori. In partenza eravamo in mille, l'ultimo contributo è arrivato da 40 persone. Tuttavia, la gente continua ad aver bisogno sempre di più dell'aiuto che forniamo; a novembre abbiamo finito tutto”.

Nasce da questa realistica considerazione la decisione di firmare un accordo con la Fondazione Banco Alimentare: “Il programma è rivolto a 1000 famiglie, in particolare residenti del V, VI, VII e VIII Municipio le quali ogni mese potranno far richiesta del cibo, dei medicinali, ma anche di pannolini e saponi; insomma, di tutto ciò che gli serve per poter vivere. Noi passeremo l'ordine al Banco Alimentare e ogni mese a partire da gennaio partirà la distribuzione”.

Ma questa è solo l'ultima delle attività messe in campo da Altermeridia, come sottolinea il Presidente: “Tra le tante iniziative abbiamo creato il Libro delle Convenzioni, uno strumento che coinvolge 170 piccole e medie imprese locali in difficoltà. Noi gli portiamo clienti ma loro si sono impegnate ad abbattere i costi in modo tale da poter diventare più accessibili per le famiglie impoverite. Per esempio una catena di ristoranti fa un menù speciale a 8 euro a persona. Del resto chiunque dovrebbe aver diritto a dei momenti di svago”.

fonte: http://affaritaliani.libero.it/roma/la-carica-dei-nuovi-poveri-mamma-e-pap-fanno-la-fame.html



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