Addio Annie Girardot
clochard sul set di Bologna
                               L'attrice si è spenta a Parigi a 79 anni. Da tempo affetta da morbo di Alzheimer, era stata una delle più prestigiose interpreti fra gli anni Sessanta e Settanta. Sotto le Due Torri aveva girato "Faccia di lepre", film in cui interpretava il ruolo di una senzatetto.
                       L'attrice, icona del cinema francese e mondiale, si è spenta  a Parigi a 79 anni. Da tempo affetta da morbo di Alzheimer, era stata  una delle più prestigiose interpreti degli anni Sessanta e Settanta.  Jean Cocteau l'aveva definita "il più bel temperamento drammatico del  dopoguerra" e anche Bologna aveva avuto modo di conoscerla e di amarla.
Sotto  le Due Torri la straordinaria interprete girò "Faccia di lepre", film  del '91 diretto da Liliana Gianneschi che tra i suoi interpreti  annoverava anche un giovanissimo Felice Andreasi. Una storia al  femminile che scava nel disagio e nella follia per raccontare sentimenti  come la solidarietà e l'amicizia. L'attrice incarnava i panni di  un'anziana barbona, con alle spalle una vita di dolorosi segreti.
La  Girardot tornò a Bologna nell'agosto del '99 per la rassegna "Italia  taglia" di Tatti Sanguineti. Quell'anno in programma c'erano 32 titoli  celebri per essere stati censurati. L'attrice presentò le scene proibite  dei film "La donna scimmia" di Marco Ferreri e "Rocco e i suoi  fratelli" di Luchino Visconti. Usò parole di affetto e stima per  entrambi gli autori e sottolineò come incontrare Visconti le avesse  cambiato la vita. Non solo professionalmente, ma anche sul piano  personale perchè sul set conobbe Renato Salvatori, l'attore italiano che  sarebbe poi diventato suo marito e padre della figlia Giulia. Quando le  domande dei  giornalisti toccarono il rapporto con Salvatori divenne  impaziente. Ricordò come i  giornali dell'epoca avessero parlato  dell'amore tra "l' intellettuale brutta e il  bello cretino" per  smontare quelle che considerava vere e proprie offese.
Incantò  il pubblico della Cineteca parlando senza lesinare aneddoti e curiosità.  Di Visconti ricordò che "sul  set era duro ed esigente, ma era anche  molto divertente e generoso: a Natale  faceva regali a tutti". A  Ferreri, un "grande amico" la legava anche l' amore  per la buona  cucina. "Era un gran goloso. Sua moglie cercava sempre di limitare  la  sua voracità, con esiti a volte esilaranti. Come quella sera quando  Marco,  senza farsi vedere, con una dito scavò a poco a poco un tunnel  all' interno di  un gigantesco dolce finchè questo crollò, ormai  completamente svuotato". "Abbiamo  riso tanto con lui - ricordò - Ci  trovavamo spesso con Tognazzi e Mastroianni.  Era una festa continua di  gourmet".
Sei anni dopo la sua tappa bolognese l'attrice girò  con Haneke il suo ultimo film, "Niente da nascondere". Due anni prima  aveva pubblicato l'autobiografia intitolata 'Partir, revenir' (Partire,  tornare) forse con la consapevolezza che l'Alzheimer avrebbe presto  cancellato ogni ricordo. Sarà poi Giulia, la figlia nata dall'amore con  Renato Salvatori, a rivelare il dramma della malattia nel libro "La  Memoire de ma mere" (la memoria di mia madre). Oggi a Parigi, città in  cui era nata, l'attrice si è spenta.
Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/02/28/news/addio_annie_girardot_clochard_del_cinema_bolognese-13013636/
 
 
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