Clochard e degrado nella casa «infinita»
Da 40 anni lo stabile di via Pianell è abbandonato. «Promesse non mantenute dal Comune»
La protesta del Consiglio di zona 9. Nel secolo scorso ospitava ragazze madri con i bimbi
Clochard e degrado nella casa «infinita»
  
All'inizio del secolo scorso è stato un bell'esempio  del welfare meneghino. Lo stabile comunale al 15 di via Pianell ha  ospitato per decenni le ragazze madri con i loro piccini. In lontananza,  dal tetto dell'edificio fatiscente, dove spuntano brandelli di  palificazione in cemento armato, a memoria di uno dei tanti progetti di  recupero, avviati e misteriosamente interrotti, s'intravedono la Collina  dei ciliegi e gli squadrati palazzoni grigi che portano la firma  dell'architetto Gregotti, alla Bicocca. A ricordarci che via Pianell non  è più la periferia della città. Marco Oliverio vive in una palazzina  ristrutturata dinanzi al rudere, della quale è anche amministratore. Da  sei anni scrive a Polizia municipale, Demanio, vigili del fuoco,  questura. «Tutti dicono di essere a conoscenza del problema, nessuno sa  dirci cosa si può fare e se c'è un progetto». L'ingresso da via Pianell è  stato murato. Inutilmente murato. Perché nello stabile diroccato si  entra facilmente da via Ugolini. Ci sono due corpi di fabbrica, uniti da  una scala che sale di tre piani, cinquecento metri quadrati a piano,  già divisi come fossero undici piccoli appartamenti. Perché questo  avrebbero dovuto diventare secondo un documento del Comune datato 1999 e  intitolato: «Recupero e ristrutturazione dell'edificio da destinare a  residenza pubblica da finanziare con le risorse regionali dell'edilizia  sovvenzionata». Undici piccoli appartamenti e, fuori, nel cortile,  laboratori artigianali.
  
 Inascoltato anche il Consiglio di zona 9. Beatrice Uguccioni,  la presidente del parlamentino, racconta del ricco scambio epistolare  con gli uffici centrali del Demanio e dell'ultima lettera, datata 2009,  esattamente dieci anni dopo la presentazione del progetto definitivo di  recupero con fondi regionali, con la quale il Demanio informava la zona  che il progetto di via Pianell avrebbe dovuto essere adeguato per  l'entrata in vigore di nuove normative in materia energetica. «Tale  progetto - aggiungeva il documento del Settore Tecnico Casa e Demanio  datato 27 maggio 2009 - dovrà essere poi nuovamente validato e  successivamente sarà approntata la documentazione per la gara  d'appalto». E concludeva: «Si può prevedere che i lavori potrebbero  iniziare nel marzo 2010 e concludersi in circa un anno». Cioè oggi.   
   Lo stabile abbandonato di via Pianell (foto Nicola Vaglia)  
 
 
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