Bologna, appello ai ristoratori
"Pasti caldi per i clochard"
                               Nel giorno della veglia in piazza per Devid, il "senzatetto" di 23 giorni soccorso in piazza Maggiore e deceduto per una broncopolmonite, l'appello della Camst: si cercano 100 ristoratori disposti a fornire tre giorni l'anno 50 pasti per la mensa di Capo di Lucca
                       Nella città scossa dalla morte di Devid, il bimbo che non ha  resistito più di 23 giorni al freddo dell'inverno, soccorso in piazza  Maggiore e deceduto all'ospedale Sant'Orsola, un gesto contro  l'indifferenza: pasti caldi per i senza tetto. E' una delle iniziative  che stanno prendendo piede a Bologna in queste ore dopo il mea culpa del  Comune ("Riformeremo i servizi sociali") e prima della veglia organizzata per oggi alle 18 in piazza Nettuno.
Eros Palmirani del ristorante Diana si è offerto di donare un piatto di tortellini  o bollito e purè ai senzatetto della città e l'idea è piaciuta alla  Camst, che ora chiede il contributo di un centinaio di altri ristoranti  per offrire un pasto caldo ogni giorno a cinquanta persone ospitate  nella struttura di via Capo di Lucca. Per ogni cucina, l'impegno sarebbe  per soli tre giorni l'anno. Il segretario generale della Camst Marco  Minella chiede che i ristoranti "diano la disponibilità di tre giornate  all'anno ciascuno, per  raccogliere o per consegnare prodotti per la  cena al centro in via Capo di  Lucca, per 50 persone". Camst è pronta a  partire con i primi sei giorni di  febbraio. I self service C'Entro,  Bass'Otto e Magnosfera (stazione  Autocorriere), spiega ancora Minella,  saranno i primi a far partire  l'iniziativa, "attendiamo gli altri 97  ristoranti, pizzerie e circoli  cittadini". Ora, aggiunge Minella,  "occorre che tutti i ristoranti bolognesi si mettano una mano sul cuore e  l'altra sul  portafoglio".
fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/01/12/news/camst_appello_ai_ristoratori_tre_giorni_all_anno_sfamate_i_clochard-11138112/

 
 
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