mercoledì 21 aprile 2010

Preludio alla strada!!

Coppie in crisi, nasce lo sportello

21 aprile 2010 | Silvia Pedemonte - Secolo xix levante

Fonte :http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/levante/2010/04/21/AMvhrucD-coppie_sportello_crisi.shtml



«Due persone possono anche scegliere di smettere di essere marito e moglie, ma non possono smettere di essere genitori, né possono arrivare a usare figli come “terreno di conflitto”». Ne è convinto Corrado Castagneto, assessore con delega, fra le altre, a Servizi Sociali e Famiglia a Rapallo e presidente del Distretto Sociosanitario numero 14, che comprende Rapallo, Santa Margherita, Portofino e Zoagli. I dati, su separazioni e divorzi, sono chiari: a parlare, sono i numeri del Tribunale civile di Chiavari - 210 i divorzi esaminati dai giudici nei soli primi sei mesi del 2009 - e le statistiche liguri. «In Italia dal 2000 sono in costante aumento le separazioni e i divorzi – afferma Castagneto – i dati del 2007 parlavano di 19,3 separazioni e di 13,2 divorzi ogni 10 mila abitanti. Calando questi numeri alle nostre realtà, si può dire che a Rapallo abbiamo annualmente una sessantina di separazioni e circa 35 divorzi». Ma cosa succede, se (i quasi ex) marito e moglie usano i figli per vere e proprio ripicche l’uno sull’altra? E quali sono gli stati d’animo, le emozioni, le condizioni dei figli, durante la separazione e il divorzio di mamma e papà? Per dare un aiuto concreto, specie nelle situazioni di maggior conflitto, il Distretto Sociosanitario 14 ha varato uno sportello di vera e propria “mediazione famigliare”. La sede, a Rapallo, è all’ex ospedale di piazza Molfino (l’apertura il mercoledì mattina e, negli altri giorni della settimana, al pomeriggio con orario di ufficio) e, a Santa Margherita, in corso Matteotti 75. «L’idea è nata nella consapevolezza che i figli vivono male la separazione e che spesso sono vittime dei conflitti degli adulti – continua Castagneto – da qui, abbiamo pensato di dare un sostegno concreto ai genitori. A volte anche le piccole cose, penso alle decisioni sulla scuola o sullo sport dei figli, possono scatenare vere e proprie guerre in cui a rimetterci sono, prima di tutto, proprio loro, iminori». I casi vengono segnalati o dai Servizi Sociali, o dal Tribunale dei Minori: può essere anche la coppia (anche le persone che si separano dopo una lunga convivenza e che non sono coniugate) a chiedere direttamente aiuto allo sportello, contattando il numero 0185.680417. Il percorso, del tutto gratuito, prevede una serie di incontri ( almeno dai 6 ai 10 incontri, per un arco temporale di circa tre mesi) con la psicologa e mediatrice famigliare Laura Cosulich e, per i Servizi Sociali, con l’assistente Valeria Bonini. «Stiamo già seguendo cinque casi, segnalati dai Servizi Sociali – continua Castagneto- e ora anche gli stessi cittadini potranno chiedere, su prenotazione, il supporto per trovare dei punti di incontro e far sì che il termine del rapporto affettivo tra gli adulti non si rifletta negativamente sui figli, siano questi piccoli o adolescenti». Il nuovo sportello di mediazione famigliare si inserisce in un lungo percorso, spiega Castagneto, «di rinnovo della politica sociale per la famiglia. La famiglia è una risorsa vitale per la società e gli enti devono sostenerla e affiancarla».

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