Preferisce vivere sotto i portici di Taggia che a casa sua, a  Sanremo.  
E' un CLOCHARD, originario del sud, solito frequentare il  centro  della Valle Argentina e chiedere denaro ai passanti. In  qualche caso  in modo un po' troppo vivace tanto che alcuni si sono  rivolti ai  carabinieri. Gli uomini del capitano Daniele Credidio  sono subito  intervenuti ma grande e' stata la loro sorpresa quando  hanno accertato  che l'uomo, di mezza eta', aveva una casa nella  Citta' dei fiori. Che  non frequentava preferendo una vita randagia  e uno scomodo «letto»  quasi all'aperto, in via Soleri. Il  CLOCHARD ha fatto queste  confidenze dopo essersi prima chiuso in un  mutismo quasi assoluto.  Tanto che si era inizialmente rifiutato di  fornire le proprie  generalita'. «Non voglio cambiare vita - ha  detto il vagabondo. Perche'  a me piace cosi'». A fronte di diverse  considerazioni i carabinieri lo  hanno invitato ad allontanarsi da  Taggia mediante foglio di via  obbligatorio. Il CLOCHARD adempira' a  quanto prescritto o tornera' a  far prevalere la «nostalgia» per i  portici di via Soleri, per dormire  a pochi metri dalla casa dove  visse Giovanni Ruffini che poi  mirabilmente descrisse nel suo  capolavoro «Il dottor Antonio»?
01-08-2009, STAMPA, IMPERIA, pag.55
 
 
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