mercoledì 24 giugno 2009

Bella iniziativa!

A Chiavari un dormitorio per senza tetto

23 giugno 2009
Debora Badinelli
Secolo XIX > LEVANTE

Claudio Scajola visiterà il Villaggio. L’arrivo del ministro allo Sviluppo Economico è atteso per lunedì 13 luglio. La data è diversa da quella riportata sul periodico del Villaggio perché recentemente adeguata agli impegni istituzionali del ministro.

La visita seguirà di pochi giorni l’anniversario della morte (avvenuta il 6 luglio 2006) di don Nando Negri, fondatore dell’opera diocesana di San Salvatore di Cogorno e delle strutture a essa collegate. La visita, inoltre, si inserisce in un periodo di importanti progetti per il Villaggio che sta adeguando e diversificando il servizio offerto ai tossicodipendenti attraverso la comunità Chiarella di Sampierdicanne e proprio lì, al pianterreno della cosiddetta “Agricola”, vorrebbe creare un dormitorio per senza tetto.

Un’idea - coltivata insieme a don Nando - alla quale prete Rinaldo Rocca, presidente del Villaggio, lavora d’intesa con la diocesi e la Caritas di Chiavari, i distretti socio sanitari della Asl 4 chiavarese. L’obiettivo è creare una struttura di accoglienza per i senza fissa dimora, un presidio (l’unico tra Genova e La Spezia) che offra risposte immediate, ma di breve durata per far fronte all’emergenza. Questione che lo scorso inverno è emersa con prepotenza a causa dell’aumento di persone allo sbando che cercavano rifugi di fortuna in edifici abbandonati come la Colonia Fara di Chiavari e l’ex hotel Astoria di Lavagna.

Il centro di ascolto Caritas di Chiavari, tra ottobre 2008 e maggio 2009, ha ricevuto 65 richieste di prima accoglienza e si è occupato di 69 casi relativi a problemi per la casa. L’occasione per presentare il progetto del dormitorio la offre il quattrocentesimo anniversario dell’apparizione mariana a Chiavari. Il prossimo anno, infatti, la Chiesa diocesana organizzerà iniziative religiose e culturali legate all’apparizione di Nostra Signora dell’Orto e in quest’ambito il Villaggio e il vescovo, monsignor Alberto Tanasini, vorrebbero dar vita al centro di accoglienza notturna. Don Mario Ostigoni, segretario del comitato per le celebrazioni del centenario di Nostra Signora dell’Orto, parla della realizzazione della struttura come di un «segno tangibile da lasciare alla storia».

Prete Rocca spiega di aver visitato alcuni punti di accoglienza per “barboni” esistenti a Genova e di aver offerto la disponibilità del Villaggio a ospitare il dormitorio. «Il progetto prevede un costo complessivo di 461 mila euro e non possiamo accollarcelo: - dice - abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per recuperare i fondi necessari. Per adesso abbiamo un piano di fattibilità per un rifugio con venti posti, divisi in due sezioni, maschile e femminile, ognuna con servizi igienici e docce.

I Cavalieri di Malta hanno già offerto la loro disponibilità ad aiutarci e sarà necessario formare un gruppo di volontari che possano supportare nella gestione, rendendola meno onerosa». Il dormitorio avrà un ingresso autonomo, sarà dotato di reception, atrio e sala per l’accoglienza, la rifocillazione e l’incontro. «Quella che potremo offrire sarà un’accoglienza temporanea - spiega Rocca - Prevediamo un filtro all’ingresso che garantisca condizioni di gestibilità e sicurezza. Il dormitorio per il quale stiamo lavorando - aggiunge - non sarà un incentivo al vagabondaggio. L’auspicio è che nasca una rete di associazioni ed enti che condivida e renda possibile il progetto».

Nessun commento: