domenica 8 giugno 2008

Consiglio letterario

La città vista da zingari, prostitute e barboni.

Beppe Rosso la racconta sulle scene e in libreria

Beppe Rosso dal palco in libreria.
Tra le novità editoriali di aprile c'è infatti La città fragile, viaggio alla scoperta dei mondi sommersi delle nostre metropoli, che Rosso ha già portato in scena con il progetto La trilogia dell'invisibilità, motore dei tre spettacoli Seppellitemi in piedi, Anime schiave e Senza. Al centro dei racconti appena pubblicati, ed elaborati insieme all'autore teatrale Filippo Taricco, tre icone urbane (lo zingaro, la prostituta e il barbone) celebrate nell'800 come antitesi libertarie alla vita borghese, ma oggi specchio delle nostre paure più latenti.
Zingari romeni scappati dal loro villaggio in fiamme e accampati alla periferia di una metropoli; ragazze albanesi rapite di casa e gettate sui marciapiedi; italiani che vanno in rovina e sono costretti a defecare in strada. Vite consumate nella violenza di uno spazio aperto con i tentativi di abitarlo, i gesti quotidiani e il bisogno di ritrovare una dignità e un'ironia per stemperare il dramma. Tre racconti in cui la città fragile si sovrappone alla città di sempre collocandosi al centro della narrazione, e la vita, quella più vera e umana, prende la parola al di sopra e dentro il brusio metropolitano.

La città fragile
Filippo Taricco e Beppe Rosso
Editore Bollati Boringhieri 2008, 92 pp., brossura

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