Chiavari - Arrivano nelle località della Riviera, confidando nell’aumento della popolazione per il movimento turistico. Chiedono l’elemosina, sul lungomare e nei centri storici, per poi trovare rifugio per la notte in edifici abbandonati. Oppure, visto il clima mite della bella stagione, in spiaggia, sulle scogliere, sotto ai porticati. Nessuna città è esclusa: Sestri, Lavagna, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita. Il Tigullio, nei mesi estivi, è meta di senzatetto, clochard, nomadi. Un fenomeno che può originare problemi dal punto di vista dell’ordine pubblico e dell’igiene urbana. Pochi giorni fa, a Sestri Levante, due romeni senza fissa dimora si sono accoltellati reciprocamente, per una banale lite: uno è stato trovato ferito, è stato soccorso e medicato, e il giorno successivo ha cercato il suo aggressore per restituirgli la “cortesia”.
A  Lavagna, nelle ultime settimane, i cittadini della zona di Arenelle  hanno chiesto a gran voce un intervento delle autorità per la presenza  massiccia nel quartiere di nomadi e senza tetto.È la zona dove sorgono  l’ex Astoria e l’ex Riviera, due hotel chiusi da tempo che sono stati a  lungo un ritrovo di sbandati e clochard. Per contrastare il fenomeno i  carabinieri della compagnia di Sestri Levante (agli ordini del capitano  Fabio Benincasa) hanno svolto, la scorsa settimana una serie di  controlli nei luoghi dove viene segnalata la presenza di clochard. I  militari hanno perlustrato la zona di Arenelle, ed hanno  accertato che la trentina di romeni, che i cittadini segnalavano da  giorni, se ne sono andati: non ci sono più le auto zeppe di materassi,  che gli stranieri, la sera disponevano sulle panchine e sulle aiuole. Un  gruppo di rom, quattro adulti e una bambina, è stato invece trovato a  dormire sotto al ponte della Libertà, che congiunge Chiavari e Lavagna alla foce dell’Entella.  A Sestri Levante i militari hanno poi controllato la zona della chiesa  di San Paolo nella frazione di Pila, dello stadio Sivori e della Coop,  in via Fico. Qui non sono stati trovati accampamenti abusivi, mentre un  senza tetto è stato denunciato, per invasione di edifici, all’ex hotel  Villa Rio di viale Mazzini. A Chiavari, negli ultimi giorni, per due  volte è stato sgomberato un accampamento abusivo sorto sulla scogliera  che separa le due colmate. Da questa zona sono state rimosse tende,  materassi, fornelletti da campo, coperte, scarpe e vestiti. Sempre a  Chiavari, recentemente, la polizia municipale ha ricevuto diverse  segnalazioni per l’aumento del numero di mendicanti e romeni nelle vie  del centro cittadino.
A  Rapallo, il luogo dove va in scena il bivacco notturno dei senza tetto,  soprattutto nei mesi estivi, è la sala d’aspetto della stazione  ferroviaria: «Ci sono, in effetti, altre zone dove spesso i clochard  trovano un riparo per la notte – dice il comandante della Municipale  rapallese, Valerio Patrone – Ad esempio sotto ai portici dell’auditorium  delle Clarisse: ma un controllo della zona ha scoraggiato la  frequentazione notturna del porticato». Infondata, invece, era la  segnalazione, giunta nei giorni scorsi, per una possibile invasione  dell’ex residenza Castagneto a Rapallo, un edificio disabitato  dove, la notte, erano state viste luci accese. «Abbiamo verificato –  conclude il comandante Patrone – e scoperto che non c’era stata alcuna  occupazione abusiva: solo una luce dimenticata accesa da uno dei nostri  operai comunali».
fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2011/06/27/AO2eckf-clochard_assalto_riviera.shtml
 
